ORVIETO – “Sei pronta Anna?” “La sala è piena, non aspettano che noi, andiamo”. Metaforicamente si tengono ancora per mano … ecco che le luci si accendono e il sipario di velluto rosso si apre allo sguardo degli spettatori. Sono due ma dentro agli occhi, nella loro viva immaginazione, sono tre. Loro tre: Massimo, Tullio e Anna.
Il trio, quel famoso e indimenticabile “sodalizio” di lavoro e amicizia che, anche oggi, dopo la morte di Anna Marchesini, la coppia ricorda ogni volta, prima di ogni spettacolo, con la stessa autentica intensità di sempre.
Dopo 15 anni, come due vecchi amici che si ritrovano, e dopo due che i riflettori non si accendono più per tre, Lopez e Solenghi tornano insieme sul palco per dare vita ad un attesissimo show, sold out al Mancinelli stasera alle 21, in cui i due propongono una carrellata di imitazioni, sketch, performance musicali e interazioni con il pubblico. Ma sotto l’occhio di bue rimane un’ombra. E’ quella di Anna, indimenticabile attrice, lettrice e scrittrice orvietana. Lei è lì con loro, seduta in prima fila. Aspetta che lo show abbia inizio.
“Massimo Lopez e Tullio Solenghi Show”, di nuovo insieme, di nuovo sul palco. Ma senza Anna Marchesini. Quanto ne sentite la mancanza? Com’è lavorare senza di lei?
La mancanza di Anna si avverte più nel quotidiano delle nostre vite che da due anni ormai non hanno più la magica componente della sua presenza. A volte bastava una telefonata o magari anche un semplice messaggio per poter fare sponda su di lei, sulla sua ironia, sulla sua intelligenza, sulla sua umanità.
Com’è cambiato il vostro modo di lavorare dopo la morte di Anna?
Crediamo sia cambiato solo nella composizione numerica di chi oggi sale sul palco, due invece di tre. Per il resto la sua presenza fa ormai parte di noi, il nostro modo di esprimerci e lavorare è frutto di quel marchio di fabbrica varato a trio tanti anni fa.
Nel vostro show quanto c’è di Anna Marchesini?
C’è soprattutto un momento che abbiamo voluto dedicare al suo ricordo, non retorico, non scontato, dal quale scaturisce un applauso che ogni sera tenderebbe a non finire mai.
Qual’è il più bel ricordo che avete di lei e quanto ha influito sul vostro modo di fare teatro?
Il ricordo è soprattutto quello dei momenti lieti, quello dell’irresistibile “cazzeggio” di tre amici che si sono scelti con la loro sintonia e la loro complicità prima ancora che il tutto fosse finalizzato poi ad una realizzazione scenica.
Pensate ci possa essere una sua degna erede per ricomporre il trio?
Senza alcuna presunzione, ma nell’oggettività dei fatti, crediamo non ci sia mai più stato nessun erede del nostro Trio e men che mai di quel prodigio scenico a nome Anna Marchesini.
Se Anna potesse ascoltarvi quale messaggio vorreste mandarle? Cosa vorreste dirle?
Quello che ci dicevamo ogni sera prima di salire sul palco: Sei pronta Anna?” La sala è piena, non aspettano che noi, andiamo” poi prenderci per mano per il nostro piccolo rito propiziatorio e irrompere insieme sul palcoscenico.
Da cosa nasce questo show? Cosa si devono aspettare gli spettatori del Teatro Mancinelli dove andrete in scena stasera sabato 10 marzo?
Questo nostro spettacolo, replica dopo replica, sta diventando sempre più l’occasione di ritrovare il nostro pubblico regalandogli due ore di divertimento senza un filo conduttore, in totale “disordine creativo” ma in costante “attenzione per la nostra storia e la nostra comicità” con l’emozionante sensazione, sera dopo sera, di portare in scena con noi anche un po’ della nostra Anna. (Sa.Simo)