da Comitato 12 Novembre
Dalla fine di febbraio ad oggi, sono arrivate le tanto invocate precipitazioni atmosferiche che hanno saturato i terreni arsi dalla siccità dell’estate scorsa. La neve e le piogge, fortunosamente non tali da porre a collaudo le opere di difesa spondale realizzate in prossimità dell’abitato di Orvieto Scalo, hanno però causato danni ai terreni e alle strade poste in vicinanza all’alveo dei corsi d’acqua, con allagamenti ed erosioni.
Purtroppo, ad oggi, ancora nulla è stato fatto nei letti dei corsi d’acqua per mitigare il rischio esondazione/erosione …Paglia, Chiani e i Fossi si trovano perlopiù nello stesso stato di quando successe ciò che non sarebbe dovuto succedere. Tronchi secchi, vegetazione impropria, eccessivi sedimenti di ghiaia ostruiscono il regolare deflusso delle acque causando danni ai terreni e alle strutture circostanti…tutto ciò si potrebbe evitare con una sana ed invocata manutenzione, ma quando verrà quel giorno?
Dovremo aspettare che succeda ciò che non dovrebbe succedere? Inoltre se il Fiume esondasse con facilità a monte degli interventi fatti in difesa dell’abitato, con molte probabilità renderebbe vani i lavori eseguiti che sono stati progettati in un ottica più ampia.
Perché in questo Paese non si riesce mai a “chiudere un anello”? Noi vi abbiamo avvertito!