ORVIETO – Disagi e diseconomie per cittadini e imprese. Queste le conseguenze che, secondo Confartigianato imprese Terni, potrebbero portare i previsti interventi sulla circolazione veicolare nel centro di Orvieto.
“Tali politiche – denuncia la Confederazione – per loro natura devono essere il risultato di una reale partecipazione, devono necessariamente venire incontro alle esigenze delle imprese e dei cittadini proprio per essere in grado di stimolare gli indispensabili comportamenti collaborativi, in altre parole occorre un elevato livello di qualità amministrativa nelle scelte che intendono regolare i flussi di traffico nei centri storici, se non si vogliono relegare al livello di mere iniziative sanzionatorio – propagandistiche”.
Secondo Confartigianato “Orvieto deve invece affrontare, in modo sistemico e multidisciplinare, e soprattutto governare fenomeni di provenienza sia interna che esterna, che stanno agendo in senso negativo sull’area del centro storico, quali i trasferimenti allo scalo e/o la chiusura di attività artigianali e commerciali, la riorganizzazione e la perdita di funzioni del centro (presenza dei militari, ospedale, tribunale, enti diversi ecc.), la scarsa propensione all’utilizzo dei servizi pubblici di trasporto e dei parcheggi, una crescente riduzione della accessibilità percepita del centro”.
Nel contesto generale, passaggio obbligato sull’intervento di pedonalizzazione che riguarderà Piazza del Popolo. “Un intervento di pedonalizzazione impattante come quello che l’Amministrazione Comunale prefigura per la Piazza del Popolo – aggiunge Confartigianato – in particolare, può assumere un valore positivo solo se coordinato nei fatti, non solo nelle intenzioni annunciate, con specifiche politiche di promozione del decoro e dell’arredo, dell’accessibilità non veicolare, di sostegno delle iniziative economiche del centro, di riallocazione di
funzioni e riutilizzazione dei contenitori attualmente vuoti, di nuova infrastrutturazione, anche in termini di nuove tecnologie, e di promozione dell’utilizzo dei parcheggi coperti: altrimenti risulta evidente che la semplice chiusura al traffico di aree urbane di pregio non costituisce di per sé valorizzazione, bensì motivo di ulteriore crisi economica e disagi”.
“Solo interventi complessivi opportunamente inquadrati e coordinati nei tempi con positivi risultati nella gestione dei fenomeni descritti – conclude la confederazione – possono dare alla piazza un ruolo portante nella vivibilità del centro di Orvieto, e scongiurare che questo passaggio amministrativo finisca per rivelarsi solo come un’occasione persa per la città”.