Umbria sotto zero – Umbria sotto zero, tutte le città e i paesi dell’intera regione si sono svegliati con temperature glaciali che hanno toccato addirittura i -15,3 gradi a Cascia e a Forca Canapine nella notte. Oltre a quella di Santa Rita e alla vetta dei Sibillini, le località più fredde registrate dal sistema di rilevamento del centro funzionale della Protezione civile umbra, nel corso della notte appena trascorsa, sono state: Monte Cucco (-12,1), Lisciano Niccone, Castagnacupa e Ponte Santa Maria, zona Città della Pieve, con -11, a La Bolsella, zona Assisi, -10,8.
Il termometro ha toccato i -10,5 a Casa Castalda. Tanti i borghi che sono finiti sotto i -10 gradi, tra cui Nocera Umbra, Bastardo, Branca e Tresa. Nelle principali città si è registrato -6 a Perugia, -5,2 a Terni, -9,1 a Foligno, -9 a Norcia, -8,9 a Spoleto, -5,5 a Gubbio, -4 Città di Castello, -6,4 a Todi, -7 Orvieto, -6,7 ad Amelia e -5,5 a Narni. Nessuna stazione di rilevamento dislocata sul territorio umbro ha fatto registrare un valore positivo.
Attività monitoraggio – Intanto prosegue l’attività di monitoraggio e intervento degli operatori del servizio viabilità della Provincia di Terni su tutta la rete stradale di competenza. I cantonieri hanno eseguito spargimenti di sale lungo le strade per eliminare la possibilità di formazione di strati di ghiaccio sulle pavimentazioni e mantenere gli adeguati livelli di sicurezza per chi viaggia. Le temperature notturne sono scese dappertutto sotto lo zero, in alcune zone dell’Orvietano e nelle aree collinari si sono toccati picchi di –10°. I controlli rimangono attivi e costanti su tutto il territorio provinciale.
Rischio rottura contatori – Le temperature estremamente basse di queste ore hanno causato la rottura di alcuni contatori per via del ghiaccio che si è formato sugli apparecchi. I problemi stanno riguardando utenze private del centro cittadino di Terni, di zone limitrofe e di altri centri del territorio gestito dal Sii. I tecnici delle società operative sono già stati attivati per intervenire e risolvere i problemi che si stanno evidenziando sia con chiamate degli utenti ai numeri operativi del Servizio idrico, sia attraverso il monitoraggio e il controllo dello stesso Sii.
“Avevamo preannunciato alla vigilia dell’ondata di gelo il rischio per quei contatori collocati esternamente o comunque più facilmente esposti agli agenti atmosferici – dice il direttore generale Paolo Rueca – e stiamo constatando che questa possibilità in alcuni casi si è concretizzata. La rottura a causa del ghiaccio è conseguenza delle temperature molto basse e non dipende dalla tipologia delle apparecchiature. Per tutti i casi segnalati o verificati stiamo comunque prontamente intervenendo”.
Il Sii ricorda ancora l’importanza di assumere i necessari accorgimenti per evitare la formazione di ghiaccio sui contatori, seguendo sei regole. “Si tratta, come già abbiamo avuto modo di ricordare – spiega sempre Rueca – di accorgimenti semplici ma efficaci che, se messi in pratica correttamente, evitano disservizi e costi per il privato, poiché è compito dell’utente mantenerli in buono stato ed efficienti”.
Le sei regole, ecco cosa fare:
1) In presenza di contatori collocati nei bauletti o in nicchie esterne ai fabbricati, in locali non riscaldati o non abitati, se la temperatura esterna dovesse rimanere per più giorni al di sotto dello zero, è consigliabile lasciare che da un rubinetto fuoriesca un filo d’acqua. E’ sufficiente una modesta quantità, evitando inutili sprechi;
2) I bauletti o le nicchie poste all’esterno dei fabbricati, sportello compreso, debbono essere opportunamente coibentati. Basta usare materiali isolanti, come ad esempio polistirolo o poliuretano espanso, facilmente reperibili nei rivenditori del settore edile. Per ottenere un isolamento efficace, lo spessore dei pannelli deve essere di almeno 2,5 cm. I contatori in locali non riscaldati devono a loro volta essere rivestiti con materiale isolante (sempre polistirolo, poliuretano espanso o materiali simili);
3) Non avvolgere le tubature dell’acqua con lana di vetro o stracci. Questi materiali infatti assorbono acqua e possono addirittura peggiorare la situazione. Inoltre possono costituire un potenziale luogo di annidamento per insetti e sporcizia;
4) Ogni protezione deve lasciare scoperto il quadrante delle cifre per consentire agli incaricati della Sii la facile lettura del contatore;
5) Se i contatori sono in fabbricati disabitati, è consigliabile chiudere il rubinetto a monte del misuratore e provvedere allo svuotamento dell’impianto;
6) Con temperature particolarmente basse e per lunghi periodi, è possibile installare appositi cavetti scaldanti, alimentati elettricamente e dotati di termostato per contenere i consumi di energia.
Nuova perturbazione in arrivo – Nel corso della giornata di mercoledì 28 febbraio una perturbazione atlantica si approssimerà all’Italia portando un peggioramento. Saranno i settori nord occidentali per primi ad essere coinvolti da nubi e precipitazioni che risulteranno nevosi fino in pianura stante l’aria fredda presente nei bassi strati. Fenomeni anche in Sardegna ma con neve sopra i 700m. Giovedi 1° Marzo i fenomeni a prevalente carattere nevoso interesseranno gran parte del Nord Italia. La neve però interesserà anche Umbria, Toscana, e Marche fino in pianura, a quote basse sul resto del Centro, almeno inizialmente dal momento che il limite della neve è prevista portarsi in quota.