di Claudio Bizzarri
Oh my God, I am in heaven!!!!!
Questa la frase che s’è sentita over and over again dai ragazzi del mio gruppo Arizona in Italy, il programma che da anni (tanti) attiva ad Orvieto i suoi corsi di studio all’estero. Ma qual’era il paradiso al quale facevano riferimento? Semplice …. L’esperienza unica nata dalla collaborazione squisita (è proprio il caso di dirlo!!) con il bar Montanucci.
E’ stato possibile entrare dal backstage di uno dei locali più esclusivi della nostra cittadina, passando da un vicolo, attraverso una piccola porta, per arrivare ad un angusto scoperto e seguire la voglia di Reno di raccontare e raccontarsi, quella voglia di passare ad un gruppo di ventenni una storia fatta di ricordi, spunti, pietre antiche, finestre murate, aneddoti.
Per poi accedere, stregati dal profumo speziato dei dolci, alle salette, ai corridoi, alle scale ripide, a quel labirinto che porta a Moreno e la sua collaboratrice, dove è iniziata la jam session della crema, dapprima un assolo di uova dall’arancione carico e poi il crescendo, con aromatizzazioni varie su supporti diversificati (dal maritozzo venato di alkermes al bignè con lo zucchero caramellato), culminata con una breve ma significativa introduzione al Reno-pensiero , carico di suggestioni, consigli ed avvertimenti sui problemi di una globalizzazione del gusto, della percezione falsata della qualità appiattita, del valore delle piccole produzioni artigianali versus la grande distribuzione.
Un’esperienza che ha visto le giovani menti d’oltreoceano assorbire come spugne tutti gli stimoli forniti, aprire il proprio cervello anche attraverso lo stomaco, cibo per la mente in definitiva. Il medesimo labirinto che si snoda sotto il bar, su più piani, alla fine conduce nel cuore del locale vero e proprio dove i ragazzi sono tornati nella dimensione quotidiana, forse leggermente frastornati, ma con un sorriso stampato sulle loro facce che non dava adito a dubbi di sorta. Ad esperienza finita, con un minimo di tristezza nell’animo, i ragazzi USA sono sfilati di fronte a Reno e per fargli comprendere che la lezione era stata digerita (così come i bignè con la crema), lo hanno tutti baciato sulle guance, Italian style, come dicono sorridendo …. Oramai si sentono cittadini del mondo …. Ma Orvieto is our home, vogliono ribadire … Non dobbiamo deluderli ….