di Silvio Manglaviti Vicepresidente di Italia Nostra Orvieto
Non è semplice salutare un’Amico che, almeno materialmente, sappiamo di non poter più rivedere. Le difficoltà aumentano poi se si tenta di concatenare memorie e ricordi, la storia personale ma anche pubblica di un protagonista delle Istituzioni.
Gisleno (e già il nome del santo monaco basiliano è tutto un programma) è stato davvero un protagonista della Vita Pubblica del nostro Territorio negli ultimi decenni del secondo millennio scorso.
Lungi da un’apologia del sindaco emerito storico, democratico cristiano, di Porano (… realtà comunale sui generis, vera rarità amministrativa nell’Umbria rossa), a cui si devono tra l’altro il palazzetto in parquet (che Orvieto ancora oggi se lo sogna) e il concorso ippico internazionale di Villa Paolina, appuntamento fisso di Giubilo e dei fratelli D’Inzeo, di Gisleno vogliamo ricordare l’impegno generoso profuso a favore della nostra Terra antica.
Ha rivestito tutte le cariche, vicepresidente, segretario, tesoriere, della sezione orvietana di Italia Nostra; impegnato fino all’ultimo (ci siamo sentiti proprio pochi giorni orsono), sempre propositivo, con garbo ed intelligenza riusciva ad inquadrare problematiche e situazioni da navigato – e non avrebbe potuto essere diversamente – esperto di Amministrazione Pubblica e gestione del Bene Comune.
Appassionato cultore di storia e cultura, in particolare delle nostre terre, profondamente legato alle tradizioni Patrie, devoto di Padre Chiti, ma soprattutto del beato Paolo da Porano, del quale stava curando una bella ricerca per una futura pubblicazione.
Ciao Gisleno.