Ciro Zeno della segreteria regionale del Pci, solleva nuovamente il problema della sanità orvietana “data la latitanza della regione, della direzione sanitaria, ma soprattutto del sindaco e amministratori locali sul tema” evidenziando come non siano state mantenute le promesse fatte gli orvietani in assemblea comunale pubblica.
“Promesse, promesse, solo promesse e niente più, questa è la condizione in cui vive la nostra sanità. Il nostro silenzio di questi ultimi 2 mesi sulla sanità è stato dovuto all’attesa di verificare che le promesse fatte da Regione, amministratori locali e direzione sanitaria di risanare gran parte dei problemi del nostro ospedale fossero onorate. Siamo nel 2018 – denuncia Zeno – e dobbiamo constatare che erano promesse di Pulcinella. Nulla di quanto garantito da Assessore Regionale e direzione sanitaria al consiglio comunale aperto è stato fatto. Nulla di quanto detto è stato realizzato . Ci sentiamo presi in giro,ci sentiamo offesi e delusi da una politica locale che non sa difendere il suo territorio e garantire a chi vi abita servizio adeguati e dignitosi. Peccato, la politica ha perso un’occasione per riconquistarsi la fiducia degli orvietani che quotidianamente denunciano situazioni inverosimili. Le liste d’attesa continuano ad essere annuali, dalla visita oculistica alla colonscopia, dalla visita pneumologica alla visita cardiologica solo per citarne alcune. Un disastro non certo voluto dagli operatori sanitari che quotidianamente danno il massimo per coprire falle organizzative croniche”.
Zeno passa poi in rassegna tutte le promesse fatte e per le quali si attende ancora la realizzazione: “Aspettiamo ancora la nuova TAC, l’UTIC, la copertura di diverse posizioni da primario e di tantissimi posti da medico infermieri e oss, terapia intensiva che ancora opera alla metà del suo potenziale, SOPI più chiusa che aperta per mancanza di personale, pronto soccorso in affanno, oculistica ed ortopedia che hanno estremo bisogno di medici, ginecologia ostetricia che avrebbe bisogno di un anestesista dedicato per le emergenze, e poi in ultimo nuove tecnologie. Vorremmo capire – aggiunge – come mai in ospedali dalle caratteristiche uguali a quello orvietano tipo Spoleto, si investe tantissimo nonostante è a pochissimi chilometri da importanti centri tipo Perugia Terni e Foligno, ed Orvieto che dista tantissimo da nosocomi importanti viene lasciato a se stesso. Politica Regionale matrigna.
Ultima nota dolente la mobilità passiva, tantissimi orvietani viaggiano in tutta l’Umbria a tutte le ore per essere sottoposti a visite specialistiche in altri nosocomi Umbri perché ad Orvieto non abbiamo più servizi. Pessima situazione che non è più tollerabile. Noi ci siamo e continueremo a lottare per difendere Orvieto e gli orvietani. Il Sindaco e la sua amministrazione faccia subito qualcosa per colmare queste lacune e una volta per tutte si convinca che il problema sanità nel nostro territorio non riguarda solo una diecina di orvietani come asserito da lui stesso nell’ultimo consiglio comunale aperto”.