“Un sabato nero come altri quello appena trascorso per il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Orvieto”. La denuncia arriva dal segretario regionale del Pci Ciro Zeno. “Un solo medico in servizio – afferma – con una sfilza di cittadini che hanno richiesto assistenza.
Circa trenta persone tutte in un’attesa interminabile, ovviamente non per colpa del medico o del personale in servizio in quel momento ma per una carenza di personale cronica non più accettabile.
Mediamente in questo periodo andiamo tra i 55 e gli 80 pazienti al giorno in tutto ciò, compresi tutti i trasferimenti per i vari ospedali umbri per le carenze dei posti letto, con la conseguenza che l’equipaggio 118 è quasi sempre in “tour” per la regione.
L’anno 2017 è stato chiuso con 25.070 prestazioni, 69 persone al giorno, e da lunedì 1° gennaio 2018 ad oggi siamo arrivati già a 884 richieste di assistenza, 58 al giorno, 1 ogni 20 minuti.
Crediamo che si debba ricorrere ad altre azioni per non sopportare più questi disservizi inaccettabili. Non si può può sperare di essere curati, non si può più sperare nel giorno buono, non si può sperare che le cose accadano agli altri perché consapevoli che se ci si ammala con questa sanità se non hai danari non sarai curato in tempi degni. Gridiamo basta, gridiamo a chi amministra di non girarsi più dall’altra parte facendo finta di non vedere. Dobbiamo combattere assieme per riportare il nostro nosocomio ai livelli degli altri ospedali umbri. Tutti gli amministratori si sveglino e riarmino le loro coscienze è giunta l’ora”.