ORVIETO – In replica alla nota diffusa dalle Presidenti dell’Associazione “Amici della Terra Italia” e “Amici della Terra Orvieto” a commento della risposta data dal Sindaco ad una domanda sul nuovo progetto di Acea per la discarica “Le Crete” formulatagli in occasione della conferenza stampa di fine anno lo scorso 8 gennaio, lo stesso Sindaco, Giuseppe Germani ribatte: “purtroppo niente di nuovo sotto la polemica spicciola e un po’ datata, ma solo frasi estrapolate da un ragionamento complessivo che cercano di sovvertire i fatti e le procedure”.
“In base alla procedura vigente – aggiunge il Sindaco – l’AURI, assemblea costituita da tutti i Sindaci dell’Umbria, sta definendo le nuove linee di indirizzo da sottoporre alla Regione Umbria per quanto riguarda il nuovo Piano Regionale Rifiuti, linee che fra qualche giorno saranno messe a disposizione di chiunque ne vorrà prendere conoscenza.
Con gli incarichi affidati ad alcuni dei massimi esperti in materia di livello nazionale, quali il Prof. Roberto Cavallo e il Dott. Fausto Brevi dell’Istituto Oikos, che lo scorso 20 novembre hanno partecipato ad Orvieto al convegno promosso dal Comune e dall’AURI dedicato proprio alle Linee guida per il Piano d’Ambito Regionale e alle azioni avviate da AURI rispetto alla DGR 725/2017 con particolare riferimento allo sviluppo dell’economia circolare, l’AURI non solo sta lavorando al nuovo Piano Regionale dei Rifiuti ma lo sta facendo con la volontà di imprimere un reale cambiamento della strategia locale e regionale nella gestione dei rifiuti senza dover ricorrere alle discariche.
Rispetto a quattro anni fa quando il Consiglio Comunale adottò la nota delibera di indirizzo, qualcosa dunque è cambiato nello scenario di riferimento. Nel 2014, infatti, ancora non si escludeva la realizzazione del terzo calanco che oggi invece è fuori discussione a seguito della sentenza emessa dal Consiglio di Stato. Nel 2014 anche la raccolta differenziata era ancora al palo mentre oggi, con il contributo di questa Amministrazione e soprattutto grazie all’impegno quotidiano dei concittadini il nostro territorio si attesta al 65%.
Trovo quindi giusto che, rispetto alla situazione del 2014 che è notevolmente modificata, il Consiglio Comunale di Orvieto abbia la possibilità di esprimersi nuovamente e liberamente, se lo riterrà opportuno, riguardo alle nuove prospettive che stanno emergendo a livello regionale e locale”.
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