“CAMERE…CON LISTA” – 26 gennaio 2018 – Ogni venerdì, il contrappunto della settimana di Giorgio Santelli – 26 gennaio 2018 – La voce dei leaders di alcune delle correnti politiche in lizza per la “prima poltrona”.
Montecitorio, come il Senato, sono deserti. Sul territorio restano le antenne, ovvero quei parlamentari, per lo più romani, che si rendono disponibili per rispondere alle domande dei giornalisti nel momento in cui qualche notizia o qualche dichiarazione meriti una replica. Ogni forza politica ne ha qualcuno.
Le segreterie dei partiti o gli alti dirigenti dei movimenti, invece, sono tutti chiusi in tavoli di confronto. I partiti senza coalizione sistemano le candidature. Quelli che han già fatto più di metà del lavoro sono i cinque stelle. I collegi proporzionali sono a posto, restano invece i collegi uninominali. Li lo scontro è diretto e vince chi arriva primo. Ma nessuna alleanza.
Il centrodestra qualche problemino ce lo ha ancora. Qualche candidato va verso il notaio a palazzo Grazioli per sottoscrivere la candidatura, ma non è semplice trovare la quadra. Al nord forza italia deve dividere i collegi uninominali per lo più con la lega, al sud e al centro con fratelli d’Italia e i centristi. Berlusconi dice che il pericolo, una volta rosso, è quello dei cinque stelle.
Ma da destra a sinistra resta l’Europa uno dei temi della campagna elettorale. A sinistra lo schieramento della Bonino, Europeista. Più Europa. E difesa dell’euro. A destra la Lega, con Salvini. Dura e ironica e sull’Europa fa tremare i polsi anche a Forza Italia e alla quarta gamba centrista. “Noi diremmo più Italia”.
Ma facendo i conti sui diversi programmi che le diverse forze politiche stanno presentando, ormai abbiamo speso, in promesse, almeno una decina di finanziarie. Si va dal cibo per gli animali domestici gratuiti avanzato da Berlusconi, al reddito di cittadinanza, allo stipendio garantito nei minimi, all’abbassamento delle tasse.
Infine la legge elettorale. Pensata a tutela di qualcuno e poi difficile da applicare con un elemento di ingovernabilità fortissimo che ci potrebbe portare a non avere un governo chiaro all’indomani dell’esito elettorale. Alla faccia dei tanti che dicevano: gli italiani alla mezzanotte del giorno del voto dovranno sapere da chi sono governati
Poi i simboli approvati. Piu di 100 ma poi, per arrivare sulla schede elettorali, dovranno raccogliere le firme. Ne arriveranno pochi ma, forse, saranno sempre comunque tanti. Mentre si aspettano le liste ufficiali dei candidati, spuntano due nomi a livello locale. E’ da vedere se saranno confermati: Lucio Riccetti nei Cinque Stelle e Andrea Sacripanti nel centro destra. Mancano poche ore per capire se sia tutto vero. E quindi ci sentiamo presto, sicuramente prima di venerdi prossimo. (Giorgio Santelli)