di Leonardo Busi
Non é la sola Orvieto a piangere la scomparsa di Eugenio Fumi, il padre del broadcast italiano e fondatore della Itelco che si é spento a 80 anni la notte del 7 gennaio. Nelle ultime ore si moltiplicano infatti le dediche e gli omaggi per l’imprenditore che, fin dagli anni ‘60, ha tracciato il percorso della radiotelevisione italiana.
Un cordoglio che oggi unisce, da Miami a Bangkok, tutte le sedi del gruppo Elenos, che nel 2014 ha acquisito il marchio Itelco avviando cosí una costante e fruttuosa collaborazione con Fumi. Un’alleanza nata proprio dalla grande ammirazione personale di Leonardo Busi, patron del gruppo, verso l’uomo che era riuscito da solo a reinventare l’economia del territorio orvietano.
“Fantasia, coraggio, intraprendenza e tanta tanta conoscenza – ricorda oggi Busi in un lungo post -. E questo, ancor prima di conoscerlo, mi ha ispirato e guidato. Poi l’ho conosciuto: ed è stato di più! Ho scoperto una persona gentile e di gran cuore. Con lui mi divertiva parlare e fantasticare su nuove idee anche strampalate certamente innovative. Sembravano impossibili da realizzare ed invece, una strada la trovava…. Era incredibile!”. “Se penso che solo pochi giorni fa discutevamo di come era meglio progettare un nuovo trasmettitore, ancora non ci credo che non ci sia più. Mi stupiva! Ogni volta che gli sottoponevo un dubbio, trovava una idea che stravolgeva il paradigma!
Guardava la mia faccia, che certamente faceva trasparire l’incredulità, e sorrideva compiaciuto, per avermi messo in difficoltà! Era il nostro gioco preferito, provare a mettere in difficoltà l’altro, provare superare i limiti del sapere comune. Ed è li – conclude Busi – che il Prof era straordinario! Mi mancherà. E lo voglio ricordare sempre così…”.