La staffetta della vita quella che la notte del 2 gennaio hanno portato a termine gli agenti della polizia stradale di Orvieto. Un fisico già debilitato quello di un bambino siciliano di cinque anni, in macchina insieme ai genitori per raggiungere l’ospedale Gaslini di Genova dove, l’indomani, sarebbe stato sottoposto a una visita specialistica poiché malato.
Poi, all’altezza di Chiusi, una preoccupante crisi respiratoria lo mette in pericolo di vita. Il destino ha voluto che proprio lì, nei pressi di Chiusi fosse in servizio una pattuglia della Polstrada orvietana che stava eseguendo un controllo su due noti pregiudicati a bordo di una autovettura. Capita la gravità della cosa, gli agenti hanno subito scortato l’autoveicolo con a bordo il bambino fino al vicino casello di Orvieto in quanto l’intervento dell’ambulanza sul posto avrebbe richiesto troppo tempo per le cure di stabilizzazione.
Dopo un percorso accelerato, sempre in sicurezza, la pattuglia della Polizia Stradale e l’autoveicolo sono giunti al casello di Orvieto dove, ad attenderli, c’era l’autoambulanza che ha prestato i primi soccorsi e trasportato il bambino all’ospedale sempre accompagnato dalla pattuglia degli agenti, rivelatisi fondamentali per la salvezza del piccolo. Il giorno dopo, una volta che il bambino era stato trasferito la stessa notte dall’ospedale di Orvieto a quello di Terni, ha raggiunto il Gaslini di Genova. Una storia, per fortuna, a lieto fine a dimostrazione che, a volte, gli angeli custodi esistono ed hanno anche la divisa.
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