PORANO – Si è svolto il 18 gennaio il secondo incontro RAIN del progetto AFINET presso Villa Paolina a Porano, prestigiosa sede dell’istituto di Biologia Agroambientale e Forestale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR – IBAF). Sono stati oltre 30 i partecipanti, tra olivicoltori, ricercatori, frantoiani, tecnici e persone coinvolte nella filiera dell’olio extra vergine di oliva.
I lavori sono iniziati alle 9:30 e si sono protratti per un’intera giornata trascorsa all’insegna della condivisione e partecipazione. L’obiettivo del progetto Europeo AFINET, finanziato nell’ambito del programma H2020, è stato centrato in pieno: sviluppare conoscenze e rafforzare la diffusione di pratiche agroforestali passando attraverso la promozione del libero accesso ai risultati della ricerca, l’identificazione e la diffusione delle buone pratiche di gestione e lo scambio di conoscenze tra esperti del settore.
A moderare il convegno è stato il dott. Andrea Pisanelli, Innovation Broker del progetto AFINET per l’Italia e ricercatore del CNR – IBAF.
I partecipanti hanno molto apprezzato gli interventi tecnico – scientifici dei ricercatori del CNR Claudia Consalvo, Marco Ciolfi e Giuseppe Russo e del Dott. Agr. Beniamino Tripodi del Gruppo Pieralisi s.p.a, e ne hanno sottolineato il taglio pratico che ha messo in luce la loro applicabilità. Di grande interesse anche l’intervento della dott.ssa Serena Ubaldini dell’ufficio Politiche Comunitarie Comune di Orvieto, che ha riportato alcune esperienze di cooperazione tra aziende agricole del comprensorio orvietano che, con il loro successo, hanno contribuito a rafforzare la convinzione che “insieme è meglio!”
Gli interventi hanno toccato temi di grande interesse per i partecipanti. Dalla Politica Agricola Comunitaria, ai sistemi consociati di olivo, asparago selvatico e pollo rustico nella prima sezione, ai sistemi innovativi di riutilizzo dei sottoprodotti del frantoio, nella seconda. Nel pomeriggio invece, dopo la visita aziendale di un sistema silvo-pastorale, si è passati alla dimostrazione pratica di potatura di produzione nella forma di allevamento a vaso policonico semplificato, tenuta dal dott. Francesco Basili. Molto soddisfatto del risultato anche il dott. Piero Paris, coordinatore del progetto AFINET per l’Italia.
Si aprono nuove possibilità di reddito per le aree marginali in cui gli agricoltori devono puntare al valore aggiunto delle produzioni di qualità e alla differenziazione delle produzioni aziendali. Sono 30.000 gli ettari di oliveti a rischio abbandono in Umbria da quando gli aiuti diretti non sono più accoppiati alla produzione. L’agroforestry può fornire le soluzioni che mancano, aumentando il reddito e aiutando l’ambiente. (C.C)