ORVIETO – Mediante la firma elettronica tra gli enti della Pubblica Amministrazione: Agenzia per la Coesione del Consiglio dei Ministri, Regione Umbria, Comune Orvieto (capofila), oggi è stato firmato l’APQ / Accordo di Programma Quadro “Area Interna Sud Ovest Orvietano” dell’Umbria. La condivisione dell’atto coinvolgerà ora i Ministeri alle Infrastrutture e Trasporti, Università e Ricerca, Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, Politiche Agricole e Forestali, Sanità.
La firma sull’Accordo che completa formalmente la fase progettuale della strategia delle Aree Interne è stata apposta dal Sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani in qualità di rappresentante dell’Ente capofila dei venti comuni dell’area: Città della Pieve, Monteleone di Orvieto, Montegabbione, Parrano, San Venanzo, Ficulle, Fabro, Allerona, Castel Viscardo, Castel Giorgio, Orvieto, Porano, Baschi, Montecchio, Guardea, Alviano, Lugnano in Teverina, Attigliano, Giove e Penna in Teverina.
“Ora inizia la parte operativa da definire tra i Sindaci del territorio – afferma il Sindaco Germani – in questo senso prossimamente convocheremo un incontro pubblico al Palazzo del Popolo per spiegare nel dettaglio i progetti da attivare su tutta l’area, sia pubblici che privati.
Si tratta di progetti sostenuti dalla parte pubblica per circa 14 mln di euro (fondi pubblici provenienti dallo Stato e dalla Regione anche attraverso l’utilizzo di risorse della Comunità Europea: PSR, FSE, PORFERS) e la compartecipazione dei privati per la parte restante. Complessivamente l’accordo movimenterà nei prossimi anni circa 20/22 mln di euro”. “Finalmente si è portato a termine un iter lungo che ha comportato circa due anni e mezzo di lavoro – conclude – che però ha fatto lavorare insieme i Sindaci rappresentanti di un’area territoriale vasta di circa 62 mila abitanti fino a Città della Pieve.
E’ stato un lavoro complesso ma che ci ha insegnato molto perché è stato portato avanti in maniera coesa, con obiettivi comuni, dove l’interesse dell’area ha superato l’interesse dei campanili nella consapevolezza che oggi si può lavorare solo attraverso la metodologia del ‘fare rete’ che è la forza vera. Una esperienza sicuramente molto importante che ha maturato il senso di appartenenza all’area. Un ringraziamento particolare ai Sindaci, alla Regione, ai Ministeri e a tutti i tecnici che hanno lavorato al progetto”.
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