Riceviamo e pubblichiamo dal M5S e dalla consigliera Lucia Vergaglia (M5S):
Semplicemente nominata nel giugno del 2014 anche se non eletta in nessuna lista la vicesindaco ed assessore Cristina Croce risponde alle osservazioni critiche della portavoce M5S Lucia Vergaglia che ne ha chiesto le dimissioni per “inefficienza”.
Al netto dei toni piccati e volutamente provocatori e da propaganda elettorale – scrive il Movimento – il gruppo politico sostenuto dai cittadini del Movimento 5 Stelle doverosamente dichiara di riscontrare la risposta, a nostro avviso ricca di spunti di riflessione, pubblicata sulla stampa e sullo stesso sito internet del Comune che quindi la ufficializza come non personale ma dell’Amministrazione stessa.
Tale presa di posizione ufficiale infatti non solo non smentisce nessuna delle questioni poste dal Movimento 5 Stelle sulla mancanza di risultati dell’assessorato Croce bensì ne conferma e rafforza le doverose osservazioni della portavoce Vergaglia sull’inefficiente operato e fa sorgere nuovi e più gravi motivi di biasimo a questo punto all’intera Giunta Germani.
“Di fatto se da un lato non fa che confermare l’inadeguatezza dell’attuale vicesindaco di Orvieto – aggiungono dal Partito dei Cinque Stelle – dall’altro evidenzia le “deficienze” dei singoli che compromettendo l’intero assetto dell’Amministrazione e rendendo ancor più evidente che l’Istituzione comunale, ente esponenziale dei cittadini, è in profonda crisi di risultati e manca di una direzione certa.
Nel dettaglio la risposta con i virgolettati della vicesindaco, tediosamente disposti come in un’arringa forense con una ridondanza di effetto controproducente in un confronto politico, individua e ricapitola una parte delle accuse di Lucia Vergaglia ricostruendo in modo arbitrario i sette punti in cui l’azione della Croce sarebbe più saliente (povertà, inclusione dei migranti,strutture scolastiche, reti scolastiche, Comune europeo dello sport, discipline para olimpiche, violenza di genere) preceduti con una frase ad effetto “Non si avvede la consigliera Vergaglia”. Nell’esposizione – si legge ancora nella nota dei Cinque Stelle – la vicesindaco annuncia che per quegli specifici punti sarà presentata una soluzione, un progetto o si parteciperà ad un bando. Invece di raccontare cosa ha fatto parla quindi al futuro la Croce, tralasciando la sostanza e la responsabilità di essere ormai giunti siamo al 4° anno di amministrazione e anziché rendere conto della propria opera a servizio della collettività ragiona e declina programmi sotto forma di promesse da realizzarsi in un indeterminato domani…come se fossimo in una messinscena di una versione molto off dell’opera di Samuel Beckett “Aspettando Godot”.
La vicesindaco quindi non risponde minimamente nel merito sulla sua nomina, sulle commissioni o sulle specifiche mancanze che le vengono contestate in questi giorni di Natale preferendo, anziché argomentare e perchè no scusarsi di non essere riuscita a trovare un metodo di pianificazione e soluzioni verificabili nel concreto, un attacco scomposto, diretto e personale a Lucia Vergaglia, e questo è senza dubbio un segno di inadeguatezza, nervosismo e sicuramente una brutta caduta di stile istituzionale.
Qui di seguito le sottolineature da parte di Lucia Vergaglia del Movimento 5 Stelle:
«Innanzitutto ringrazio l’assessore Croce per la risposta, anche e sopratutto perché in realtà ci riconosce di aver ragione e conferma la fondata denuncia mossa di inefficienza ammettendo che giunti al quarto anno di amministrazione siamo rimasti fermi o comunque indietro su tutto. Non mi toccano e quindi non voglio commentare le provocazioni ed accuse personali con le quali mira a provocare un confronto privo di interesse alcuno per la cittadinanza.
Tuttavia respingo fermamente la notevole fake news dove vengo descritta come colei che “non ha altre argomentazioni, né proposte, né idee da far valere” con cui la vicesindaco conclude il proprio scritto firmando anche a nome di quella stessa amministrazione che di solito mi ringrazia del contrario, elogia le nostre proposte ed attinge ad argomentazioni ed idee. Però è curioso constatare come allorquando vedo dei meriti dell’amministrazione vengo ringraziata e lodata per la mia onestà intellettuale e per portare avanti un’opposizione mai pretestuosa, ma non appena metto in seria discussione scelte che ritengo opinabili, atti e mancanza di risultati i toni cambiano in maniera tanto repentina. Non sono la stessa stimata consigliera Vergaglia?
Sotto quest’aspetto devo dire che probabilmente un tale modo di fare danneggia anche i suoi colleghi della Giunta e che, quando si scrive sulle pagine istituzionali bisogna essere quanto più possibile intellettualmente onesti soprattutto quando le contraddizioni emergono. Venendo al punto specifico che ho posto ossia un problema di inefficienza ed è davvero molto ma molto grave rispondere con degli scontati “faremo o diremo” quando siamo a quasi 1.300 giorni dall’insediamento.
Qualcuno doveva pur far presente alla vicesindaco che 1.300 giorni sono veramente troppi e che invece di promesse avremmo dovuto leggere di obiettivi concretamente raggiunti, di difficoltà superate e di cittadini soddisfatti ed orgogliosi. Invece la stessa risposta dell’Amministrazione ammette ( non potrebbe essere diversamente ) che così non è. La vicesindaco Croce non ha avuto la coscienza e lo spessore politico per trarne le conseguenze, ora tocca a Germani, che non dispone di 1.300 giorni, dimostrare di essere il sindaco di Orvieto e di risponderne a sua volta ai cittadini con atti immediati, con scelte che per quanto dolorose rendano evidente la discontinuità e prevengano ulteriori imbarbarimenti da parte dell’Amministrazione che, e questo è un problema serio, non può usare le pagine istituzionali e gli uffici di comunicazione per dei comunicati ufficiali che rasentano la denigrazione personale ed abbiano l’arroganza di sindacare il munus publicum e la funzione di controllore non della sottoscritta in quanto persona ma nella sua qualità di consigliere eletto e quindi rappresentante della cittadinanza; ed è ancor più grave se avviene da parte di chi non è stato eletto ma “nominato” per un puro accordo di partito. Se volete fare comunicazione politica invece che istituzionale abbiate almeno il buon gusto ed il rispetto del dettato normativo di non farla a spese dei contribuenti.»