ORVIETO – Furto sacrilego, le suore vanno alla santa messa e i ladri colpiscono. L’ennesimo episodio compiuto per mano di malviventi senza scrupoli quello verificatosi in questi giorni nel popoloso quartiere di Ciconia ai piedi della Rupe. Da quanto si è appreso i ladri hanno aspettato che le religiose uscissero di casa, poco distante dalla chiesa, per fare razzia di tutto ciò che avevano.
Svariate centinaia di euro, questo il bottino che i ladri si sono intascati dopo aver messo a soqquadro tutto l’appartamento. Ottenuto ciò che volevano sono svaniti nel nulla. Le sorelle una volta terminata la funzione sono rientrate nelle loro stanze e una di queste si è accorta della “visita” indisturbata dei malviventi. Sono stati così chiamati i carabinieri che hanno effettuato il sopralluogo avviando le prime indagini. «Sinceramente – racconta suor Luisa – non ci aspettavamo tanta cattiveria la casa era stata devastata addirittura erano presenti impronte lasciate su sui mobili e sul divano, i quadri delle pareti buttati per terra». Non sarà comunque facile individuare i responsabili anche perché hanno agito e colpito velocemente e senza essere notati. Un fatto grave che anche il prete del quartiere don Augusto non ha mancato di sottolineare durante la messa domenicale invitando i fedeli, proprio in occasione della giornata della carità, a fare offerte per le suore. Quello trafugato dai ladri, infatti, serviva per il loro sostentamento mensile.
Nelle ore precedenti al fatto, è stato riferito alle suore, che due uomini con accento dell’est a bordo di una macchina grigia, forse una Ford, avevano chiesto informazioni sugli spostamenti delle religiose, se e quando fossero di solito presenti in casa. Purtroppo, non è stato l’unico caso. I ladri, infatti, a distanza di qualche giorno hanno visitato altri appartamenti della zona portandosi a casa, oltre a oggetti e monili d’oro, anche una discreta quantità di denaro in contante. Una brutta recrudescenza che sta creando tra la popolazione una vera e propria psicosi. Da parte delle forze dell’ordine proseguono tuttavia i servizi di monitoraggio del territorio (Sa.Simo)