La Azzurra Ceprini parte in direzione La Spezia con un bel bagaglio di buoni propositi. La sconfitta di Alghero ha segnato il roster che vuole riscattarsi subito ed il turno di riposo ha permesso di concentrare gli allenamenti su ciò che non aveva funzionato nelle ultime due uscite.
Una sfida contro una squadra con gli stessi punti in classifica e con un roster solido che, a dispetto del risultato, non ha sfigurato contro San Giovanni Valdarno e Bologna nelle prime due sfide stagionali. Le vittorie contro Faenza e Forlì hanno dato inoltre alla squadra di coach Consolini la giusta benzina per affrontare al meglio la sesta giornata di campionato. Una partita non semplice quindi, ma attesa come una verifica sul piano del gioco e dell’intensità difensiva.
Insomma, gli ingredienti per un sabato di buon basket c’erano tutti.
Palla a due e primo canestro delle padrone di casa con Corradino. Gomes Da Silva inizia a prendere possesso del pitturato e segna il 4-0. Ancora nessun allarme in casa Azzurra perché Lombardo e Bambini riportano subito l’equilibrio.
Pum, si spegne la luce. La Spezia piazza un pesante 15-0 che riporta le ragazze di coach Romano indietro di due settimane. Palle perse e falli personali condizionano un quarto di gioco che si chiude sul 27-6. I secondi 10 minuti fanno vedere qualcosa di leggermente diverso, con le spezzine che fanno il loro gioco e la Azzurra che è lì, pronta a rispondere punto su punto. Il quarto finisce con un parziale di 13-11 e con lo staff tecnico bianco rosso al lavoro per continuare a dare una scossa alla squadra.
La pausa lunga, con il senno di poi, andrebbe evitata: La Spezia fa segnare a metà del terzo periodo un parziale di 16-0 a cui è difficile rispondere e che, di fatto, chiude definitivamente il match.
L’ultimo quarto è di controllo per la squadra di casa e l’ultima sirena suona quando il tabellone segna 88-49.
Al di là della cronaca, ci sono considerazioni che non possono non essere messe a bilancio. Un roster giovane come quello della Azzurra necessita forse di più tempo di ambientamento in un campionato di A2 rispetto ad un gruppo con più esperienza. Le prime due prestazioni, a Campobasso ed in casa contro Civitanova Marche, hanno portato una ricca ventata di entusiasmo ma forse anche un po’ di distrazione. È necessario mantenere alta la concentrazione e non perdere di vista ciò che si prepara in allenamento per affrontare ogni (difficile) sfida. Guardando i parziali delle 6 giornate di campionato salta subito agli occhi il presentarsi di blackout che difficilmente possono essere gestiti in partite quasi sempre punto a punto. Come sbloccare questa situazione? Con il lavoro in palestra, con quotidiana responsabilità in campo e fuori, con attenzione a piccoli dettagli che possono fare la differenza ma anche con Serenità, quella con la S maiuscola, quella che permette di scendere in campo con la consapevolezza dei propri mezzi tecnici, tattici e atletici. Quella Serenità che può evitare momenti di blocco nei 40 minuti in campo. Il campionato è lungo e le occasioni per fare bene e per dimostrare il valore di un bel gruppo sono ogni 7 giorni.
Dipende solo da noi…#weloveAzzurra