ORVIETO – Progettata nel 2000 iniziò il suo lungo iter nel 2002 con l’apertura dei cantieri solo nel 2013 a causa di alcuni contenziosi e di ulteriori approfondimenti chiesti dalla società Autostrade. Dopo quindici anni la complanare – costata oltre 15 milioni di euro (di cui il 90% finanziato dalla Regione Umbria con fondi Fas e il resto con fondi propri del Comune) realizzata per decongestionare il traffico ai piedi della Rupe e come seconda via d’accesso al polo ospedaliero – ha visto il tanto atteso taglio del nastro.
Presenti, tra gli altri, su quello che fungerà da ponte di collegamento tra lo Scalo e Ciconia intitolato a Sandro Pertini, il sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, l’assessore regionale Giuseppe Chianella e il presidente della Provincia di Terni, Giampiero Lattanzi. Una cerimonia che si è conclusa, oltre che con un obiettivo raggiunto, anche con un nodo al fazzoletto. Ovvero l’impegno della governatrice dell’Umbria a fare in modo che venga completata anche la seconda parte di quella che ha definito “un’opera strategica”. «Oggi inauguriamo un primo stralcio – ha commentato – frutto dello sforzo e della collaborazione fra tutti i livelli istituzionali, ma già ci stiamo impegnando per la realizzazione del secondo stralcio quale priorità da inserire nella programmazione pluriennale e negli accordi di programma con il Governo sulle opere pubbliche». Il completamento dell’arteria, per il quale occorrono altri 10-15 milioni, permetterà di raggiungere la zona industriale di Bardano e liberare dal traffico pesante i quartieri ai piedi della Rupe.
«Il lavoro che già oggi stiamo facendo, insieme al ministero delle Infrastrutture e alla Regione Umbria – ha annunciato Germani – è quello di reperire i fondi necessari per completare un intervento che deve permettere di liberare le frazioni di Orvieto scalo e Sferracavallo dal traffico di attraversamento, in particolare il traffico pesante». Citate dal primo cittadino, anche le aziende locali che hanno operativamente permesso la costruzione della bretella. Ovvero la Ceprini Costruzioni Srl che ha dato forma al progetto in qualità di ditta mandataria dell’associazione temporanea di imprese, composta anche dalle società Alto e Gruppo Biagioli srl.
Al termine della cerimonia, don Augusto Passeri, parroco di Ciconia da cinquant’anni ha benedetto la strada pregando per quanti la percorreranno perché “una strada è dare il senso del divenire”.
Non tutta la politica, però, ha gioito dell’evento. Se Ciro Zeno (Pci), Andrea Sacripanti (Gm) e l’ambientalista Taira Bocchino hanno srotolato striscioni contro i rifiuti a Le Crete al grido di “mentre c’è chi inaugura noi difendiamo il territorio”, il consigliere Tiziano Rosati (Sinistra Italiana) ha parlato di “festeggiamenti con l’aro in bocca”. Amaro dovuto soprattutto alle lungaggini sui tempi di realizzazione. E alla necessità di riaprire subito un dibattito sul futuro produttivo e infrastrutturale della città. (Sa.Simo)