di Sinistra Italiana – Circolo di Orvieto
L’esternazione fatta ieri dall’assessore Gnagnarini a mezzo Facebook, nella quale, commentando uno degli ennesimi post riguardo alla presenza di persone di etnia Rom nei pressi della stazione ferroviaria, si lasciava andare a considerazioni circa i fallimenti dello “zio Adolfo” in materia, crediamo rappresenti una grave mancanza di rispetto per le migliaia di donne e uomini di origine Rom e Sinti barbaramente trucidate nei campi di sterminio nazisti, oltre che per tutti quei nostri concittadini che combatterono quella barbarie durante la guerra di resistenza all’invasore nazifascista. Per questo, pur ritenendo che le intenzioni e il senso della “battuta” fossero ben altre, crediamo sia opportuno che l’assessore Massimo Gnagnarini faccia un passo indietro rispetto alla sua permanenza in giunta, per scongiurare ogni pericolo di strumentalizzazione politica di questa sua uscita e permettere alla maggioranza di cui fa parte di continuare a lavorare per il bene della città.
Crediamo tuttavia che l’episodio, al di là delle grida e del caso mediatico, ponga un serio tema su cui l’opinione pubblica cittadina dovrebbe confrontarsi. Il clima da cui quelle parole sono scaturite, infatti, è quello alimentato da mesi a questa parte da molte voci della nostra città, dagli “opinionisti” di casa nostra ai politici di varia estrazione.
Da mesi non facciamo altro che leggere invettive contro Rom e mendicanti in genere e assistiamo basiti alla pubblicazione di foto di persone colpevoli di “accattonaggio molesto”, secondo la definizione di alcuni. Rispetto a tutto questo, solo poche isolate voci si sono levate a stigmatizzare i pensieri ed i comportamenti di quanti si nascondono dietro un perbenismo di facciata per poter poi dare sfogo ai peggiori istinti del genere umano, quelli della criminalizzazione e del dileggio di chiunque possa essere identificato come “diverso”.
Siamo felici di aver letto questa mattina tante parole sui valori antifascisti che hanno dato forma alla nostra Repubblica, ma ci permettiamo di far notare che questi valori dovrebbero essere difesi SEMPRE, tanto rispetto al linguaggio razzista diventato ormai comune sui social network quanto di fronte al dilagare di organizzazioni apertamente neofasciste sul nostro territorio. Per questo crediamo che le dimissioni dell’assessore Gnagnarini rappresenterebbero, al di là del singolo fatto dal quale muovono, un primo passo per ripristinare un clima di confronto civile e rispettoso dei principi costituzionali all’interno della nostra comunità.