ORVIETO – In una lettera “aperta” al Direttore del “Corriere della Sera”, Luciano Fontana, il Sindaco di Orvieto propone l’avvio di un dibattito nazionale sul tema dei servizi al cittadino e delle “aree interne” del Paese.
“Gentile direttore – scrive il Sindaco, Giuseppe Germani – l’articolo della scrittrice Susanna Tamaro, che sul ‘Corriere della Sera’ del 31 ottobre ha preso spunto dalla vicenda della libreria dei Sette di Orvieto per affrontare il tema delle librerie e degli esercizi commerciali nei centri storici, mi offre l’opportunità di intervenire, con la volontà di suscitare l’apertura di un dibattito, anche nazionale, su un tema di grande attualità, quello dei servizi al cittadino e delle ‘aree interne’ del Paese.
Il Comune di Orvieto, che amministro, ha infatti coordinato negli ultimi due anni il lavoro di una ventina di Comuni del territorio del Sud-Ovest dell’Umbria, che insieme a Regione Umbria e a 7 ministeri interessati, associazioni, organismi di rappresentanza, imprenditori e cittadini hanno elaborato un piano di interventi e investimenti nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne della presidenza del Consiglio dei ministri.
Due i principali obiettivi della strategia: il miglioramento dei servizi di cittadinanza (a partire da quelli fondamentali come sanità, istruzione, viabilità) e l’attivazione di progetti di sviluppo locale. Con il primo si determinano le condizioni di resilienza e di resistenza dei territori rispetto a processi di mutazione socio-economica conseguenti ai fenomeni di globalizzazione e demografici; con il secondo, si completano o si innescano progetti di sviluppo locale attraverso la valorizzazione di risorse ambientali, storiche, turistiche. Il nostro ente è in prima fila, ed ha il supporto dello Stato italiano, nell’affrontare il rischio di desertificazione che vivono i nostri territori, il venir meno del saper fare. Gli interventi partono dalla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del comprensorio orvietano, con 28 luoghi della cultura censiti nei centri storici di tutti i borghi dell’area.
È in piena sintonia con questo spirito che la cittadinanza di Orvieto ha risposto anche all’appello della libreria dei Sette, partecipando numerosa ad una assemblea che si è tenuta il 5 novembre scorso. Lo spirito di una comunità ben consapevole del proprio ruolo, e della propria storia: il piano terra dello storico Palazzo dei Sette, che oggi è un edificio pubblico, deve necessariamente ospitare una libreria. Questo non era scritto nell’articolo, ma mi preme ricordarlo, perché dà un’indicazione chiara. È un sentiero di sviluppo, per Orvieto e per le aree interne del Paese”.