ORVIETO – “Restituiamo ad Orvieto il primato della bellezza …insieme ce la faremo”. Un obiettivo e un appello a diventare tanti con grandi idee ma con un’unica prerogativa, non far morire la città, ridargli dignità e soprattutto una speranza per il domani. Di nuovo, Orvieto, c’era domenica pomeriggio all’agorà di palazzo del Popolo all’iniziativa dei fratelli Campino per testimoniare non solo il proprio sostegno alla paventata ipotesi di chiusura della libreria dei Sette ma anche a manifestare la voglia di esserci cuore e mani per la propria città.
Ecco perché l’incontro si è concluso con un nodo al fazzoletto, quello che vedrà l’imminente costituzione di un’associazione di studenti, lavoratori, pensionati, imprenditori che si faccia promotore di iniziative e progetti. “Nei prossimi giorni proveremo a lavorare ad una proposta da sottoporre alla città a breve, al massimo entro 3-4 settimane – ha annunciato Riccardo Campino, gestore della storica libreria – affinché se dovesse essere accolta con favore, poter approfittare del periodo che precede il Natale per raccogliere il maggior numero di adesioni”. A lavorare al progetto, insieme ai fratelli Campino, anche Reno Montanucci e Simonetta Michelangeli due simboli storici dell’imprenditoria orvietana. “Orvieto è un gioiello non dell’Umbria, non dell’Italia, ma del mondo. Ed è un bene prezioso che tutti noi (singoli cittadini) dobbiamo contribuire a custodire e valorizzare, personalmente lo vivo come un dovere quasi sacro” ha esordito Campino. A dare il proprio contributo ognuno secondo il proprio ruolo, l’archeologo Claudio Bizzarri, il direttore della scuola di Musica Gabriele Anselmi, l’ex sindaco Franco Raimondo Barbabella, Armando Fratini per il Comitato cittadino dei Quartieri, Gianluca Foresi dei Ludi alla Fortezza, Emanuela Leonardi dell’associazione TeMa, l’imprenditore Massimo Aloisio, Annette Hornstein e l’assessore Alessandra Cannistrà. “Orvieto sta rapidamente cambiando faccia, cambiando pelle, è una città completamente diversa da quella di soli 20 anni fa e la sfida di chi l’amministra e contemporaneamente dei suoi cittadini deve essere quella di accompagnare questo cambiamento salvaguardando il bene più prezioso di qualsiasi luogo……la sua identità, la sua anima”. Questo, in sintesi, il messaggio che tutti hanno voluto condividere nella consapevolezza che ancora qualcosa si possa migliorare. Un passaggio obbligato, poi, quello di Campino sulla recente polemica che ha visto coinvolto ormai l’ex assessore al bilancio Massimo Gnagnarini. In risposta al momento di crisi della libreria denunciato dai suoi gestori che avevano chiesto una riduzione del canone d’affitto al Comune, Gnagnarini aveva reso pubblico il fiorente bilancio dell’attività. “Avrebbe dovuto leggere il bilancio sul fatturato. Se l’avesse fatto avrebbe potuto riferire che questo negozio negli ultimi 4 anni ha rasentato la perdita e nel 2016 ha infine chiuso in perdita”. Pvocatoriamente i Campino esporranno i bilanci dell’attività sulla parete della libreria. (Sa.Simo)
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