di Cecilia Stopponi
I fatti recenti che hanno coinvolto l’Assessore Gnagnarini fanno gridare allo scandalo e tutto il mondo politico si indigna e chiede a gran voce il ritiro delle deleghe del “reo”.
Ancora una volta “guardare il dito” che indica la luna, fa sentire tutti più giusti, mentre si consumano le vendette trasversali e si regolano i conti fra le correnti e le forze partitiche.
In realtà a me sembra davvero poco rilevante che l’Assessore rimanga o no in carica, perché questo non cambierà il degrado culturale in cui questi praticanti della politica hanno condotto il Paese.
(il Cons. Olimpieri inciampò sull’affermazione che la Gruber avrebbe tanto voluto essere a Colonia durante lo stupro di gruppo a capodanno 2016, non si dimise, forse nessuno si ricorda nemmeno più dell’episodio…)
Ci sono eventi, fatti, drammi sociali avvenuti nel passato o che avvengono ancora oggi, sui quali nessuna persona consapevole, equilibrata, che abbia il senso della giustizia e del rispetto, penserebbe neppure nel più recondito angolo della mente e del cuore di “scherzare”.
E’ così grave che si possa anche solo immaginare che possa essere considerata “spiritosa” una frase sulla tragedia dell’olocausto o sulla violenza sulle donne, che davvero poca differenza può fare ritirare le deleghe ad un assessore o che un consigliere si dimetta.
Queste persone non rappresentano che la punta di un iceberg.
Rieducare la società sarebbe un compito da affrontare seriamente, a partire da questi sciagurati personaggi del nostro scenario politico.
E allora perché non incaricare proprio l’Assessore (e a turno chiunque altro dovesse incappare in simili odiose esternazioni) di organizzare un ciclo di incontri pubblici, e lezioni da tenere in tutte le scuole, in cui – facendo ammenda – spieghi i motivi per cui MAI e poi MAI, si possa mettere in ridicolo e sullo scherzo fatti di cui il genere (dis)umano si è macchiato e continua a macchiarsi con una “leggerezza” da far impallidire i più crudeli carnefici della storia.
Questo potrebbe chiedere un Sindaco, e tutti i rappresentanti delle forze politiche, di maggioranza e di minoranza a coloro che, pensando di essere in grado di “governare” il proprio Popolo, riescono ad essere così offensivi e superficiali al tempo stesso.
Pensaci Sindaco, così forse daresti un senso alla permanenza del tuo Assessore.