Tutti presi a partecipare alla fiera del moralismo e dell’ipocrisia e al crocifige” dell’assessore , è passata sotto tono la conferenza stampa in cui, proprio giovedì scorso, il giorno in cui è esploso lo “scandalo”, l’assessore Gnagnarini aveva invitato giornalisti e cittadini a conoscere i dati, con allegate fonti, che documentano il fatto che l’economia orvietana sta avanzando, al di là delle notizie parziali o interessate che alcuni propongono, disegnando una città sull’orlo del baratro.
Segue la documentazione offerta dall’assessore Gnagnarini e la sua nota esplicativa.(D.F.)
Questo report fornisce dati puntuali relativi ad alcuni indicatori utili ad avviare una analisi oggettiva della situazione economica della città e della sua amministrazione.
Disegnare un quadro generale il più possibile aderente alla realtà, scevro insomma dalle mere percezioni o peggio dalle loro strumentalizzazioni, è fondamentale per affrontare e risolvere i problemi e le criticità che riguardano sia l’Amministrazione sia gli operatori economici che i cittadini stessi.
Nella realtà reale non possono esistere due realtà diverse l’una negazionista dell’altra.
Non si tratta dunque di stabilire chi abbia ragione tra coloro che lamentano una drammatica crisi socioeconomica del centro storico di Orvieto e chi appare , invece, come volesse negarla a priori.
La realtà è assai meno manichea di quanto alla politica fa comodo interpretare troppo spesso attraverso gli occhiali dell’emotività rispetto a quelli della razionalità.
La politica fa un buon servizio quando si spinge a volare alto per offrire una visione futura della città, ma lo fa anche quando rimane con i piedi ben piantati per terra rispettando le leggi e verificando le istanze.
Se dunque qualcuno chiede alla politica di destinare risorse pubbliche su attività meritorie di interesse culturale collettivo , ma pur sempre privatistiche e di natura commerciale, allora alla politica, posto che essa deve comunque agire secondo la legge , spetta anche il compito, talvolta ingrato , di verificare e dimostrare che l’istanza che gli è stata rivolta poggi su ragionie motivazioni inoppugnabili.
D’altra parte la parola Crisi è una parola che per tutti e per tutto può assume un senso soltanto se collocata in un contesto in divenire di cui sono noti i dati di partenza, il percorso e i traguardi che ci si è dati e i risultati raggiunti. Ciò vale sia per il pubblico sia per il privato.
Questo primo report ( una sorta di incompleto Cruscotto della macchina Orvieto) offre uno spaccato significativo del punto di partenza, del percorso e dei traguardi raggiunti dalla nostra città nell’ultimo triennio. C’è stato un indubbio progresso, ma è anche giusto che l’asticella del successo venga spostata più in alto.
Per farlo non è sufficiente gridare o lamentarsi dell’Amministrazione comunale .
Il vero salto di qualità la “macchina Orvieto” lo farà quando in molti invece di limitarsi a tifare e poi scegliere chi salirà sulla giostra del Comune nei prossimi cinque anni, avranno ben compreso i fondamentali della cooperazione , della fiducia e del rischio.
Meno politica e più cultura d’impresa è la chiave anche per il futuro di Orvieto.
Massimo Gnagnarini