ORVIETO – In sottofondo gli ultimi fragori per una giornata di festa, andirivieni lungo i corridoi di militari pronti a ritornare nelle proprie città di origine. L’ultimo indumento da riporre in valigia e via. Poi uno sparo che nel frastuono quasi si perde. Un ragazzo, 27 anni, di origine campane, a terra, in fin di vita, in un lago di sangue. Il compagno di camerata, anch’egli originario della Campania, appena un anno più grande, in stato di choc, probabilmente non ha avuto nemmeno il tempo di realizzare ciò che era successo se non dopo aver visto il proprio compagno a terra. Un terzo militare, di spalle, anch’egli compagno di camerata, si accorge dell’accaduto solo dopo aver udito il frastuono dello sparo. Il proiettile lo avrebbe colpito alla testa per poi attraversare anche il collo. Tutto accade nella frazione di pochi secondi.
Un incidente, una tragica fatalità al termine di una giornata di festa a conclusione del quinto corso “antiterrorismo e pronto impiego” delle fiamme gialle che forma i cosiddetti baschi verdi alla caserma “Monte Grappa” di Orvieto. Questa, ad oggi, la dinamica di ciò che è accaduto nella tarda mattina di venerdì in uno degli alloggi che compongono il complesso di piazza XXIX Marzo. E mentre ora il militare 27enne sta lottando tra la vita e la morte ricoverato al reparto di Rianimazione del Santa Maria della Misericordia di Perugia, le indagini vanno avanti per fare completa luce sulla dinamica esatta di quello che è stato da subito definito un fatto accidentale.
La Procura di Terni nella persona del pubblico ministero Raffaele Pesiri ha aperto un’inchiesta. I rilievi hanno visto impegnati anche i carabinieri del Reparto operativo – Nucleo investigativo del comando di Terni, coordinati dal maggiore Giuseppe Nardò. Secondo la ricostruzione – su cui comunque ci sarebbero pochi dubbi – il giovane sarebbe stato colpito accidentalmente dalla pallottola esplosa dalla pistola d’ordinanza del compagno di camerata, con il quale stava seguendo un corso di aggiornamento professionale. Da quanto trapelato, i militari stavano preparando le valigie per ritornare, ognuno, al proprio paese d’origine. Probabilmente un attimo di disattenzione, la fretta di mettere tutto posto per ritornare a casa avrebbero fatto il resto. Ora sulla testa del militare 28enne dalla cui pistola sarebbe partito il colpo pende l’accusa di lesioni colpose. Le condizioni del militare colpito alla testa, secondo fonti ospedaliere, seppur molto gravi, rimangono stabili. (Sa.Simo)
Residenti “sequestrati” a causa di lavori alla rete elettrica che nessuno ha segnalato
ORVIETO- Residenti "sequestrati" nella zona dove vivono a causa di lavori alla rete elettrica che nessuno si è preso...