Neanche un mese fa spiegavamo perché siamo in emergenza rifiuti: la Regione, dal 2009, non ha voluto rivedere il vecchio Piano, basato solo sulle discariche e non ha pensato di dover allineare l’Umbria agli standard di raccolta, di riciclo e di recupero energetico di regioni avanzate come l’Emilia Romagna o la Lombardia.
I nostri amministratori regionali, infatti, non pensano che il problema da risolvere sia quello delle discariche nei territori come Orvieto, invasi da anni da rifiuti di ogni dove, o quello del possibile inquinamento del suolo, delle acque e dell’aria provocato dalle discariche.
In modo del tutto ipocrita, pensano di continuare ad ampliare le discariche e, contro ogni etica, di portare di propri rifiuti in altre regioni. L’emergenza nasce da qui. Dal rifiuto (o dall’incapacità) della Regione di occuparsi della gestione appropriata e sostenibile dei rifiuti.
E il sindaco Germani, in accordo con la sua Giunta di giovani compiacenti cosa fa?
Fa un intesa, cioè un accordo, con la Regione e l’Acea per ampliare la discarica di Orvieto. Un ampliamento un po’ minore rispetto al precedente progetto, ma pur sempre un accordo per l’ampliamento che, fino ad ora, non c’era stato. Un accordo che, in cambio, “risulti compatibile”. Ma compatibile con cosa? Con l’AURI, afferma il sindaco Germani, cioè con l’autorità umbra dei rifiuti, formata dai sindaci della regione. Insomma, i sindaci dell’Umbria sono d’accordo ad ampliare la discarica di Orvieto. Però! Dev’essere stata proprio una gran fatica ottenere l’accordo degli altri Comuni a spese del proprio.
Tutto questo è successo nel mese di settembre. Ma questa amministrazione non ce la fa ad essere trasparente e la notizia è stata data ai cittadini di Orvieto solo nei giorni scorsi, a cose fatte. Dal verbale allegato alla delibera 1229 della regione Umbria del settembre scorso, che trovate sul nostro blog (https://adtorvieto.wordpress.com/), e che il sindaco Germani ha pensato bene di non rendere pubblico, si scopre la verità:
– il sindaco Germani ha fatto un accordo con la Regione e con l’Acea in cui si afferma che il Comune di Orvieto ritiene che il ridimensionamento e l’ottimizzazione del progetto di ampliamento della discarica vada bene;
– il Comune di Orvieto accoglie la proposta della modifica progettuale illustrata da Acea, ritenendo tale soluzione migliorativa sia sotto il profilo paesaggistico che ambientale.
Il sindaco Germani avrebbe avuto un’occasione unica per mettere la regione Umbria, finalmente, di fronte alle sue responsabilità. Invece no, non ha avuto il coraggio di cambiare le cose, si è piegato agli interessi ciechi della Regione che vede Orvieto unicamente come discarica strategica per l’Umbria. Non si capisce quali interessi stia perseguendo e le sue dichiarazioni sugli organi di stampa sono confuse o non veritiere.
Orvieto sta vivendo un grande declino, di cui ormai molti cittadini sono consapevoli, e avrebbe bisogno di una classe dirigente che si sforzi di trovare vocazioni “alternative”. La rotta, tracciata più di venti anni fa da sindaci che pensavano che le discariche fossero un business, va cambiata. Questa città, per la sua storia e per la sua bellezza, non può diventare crocevia dei rifiuti di tutte le Regioni inadempienti come vorrebbe questa amministrazione che ha già autorizzato un impianto di trattamento dei rifiuti organici che porterà 80.000 tonnellate all’anno di rifiuti da Roma e dal Mezzogiorno e che, ora, vuole autorizzare l’ampliamento della discarica.
Ci auguriamo che il Consiglio Comunale abbia un sussulto di dignità, che bocci questa prospettiva e che costringa il Sindaco a tornare sui suoi passi. Per questo occorre che sia convocato con un urgenza, in tempi utili. E non, come il Sindaco vorrebbe, il 20 dicembre subito prima del cenone di Natale.
– Amici della Terra –