ORVIETO – L’associazione dei commercianti del centro storico OrvietoPerTutti rientra a gamba tesa sull’argomento caldo di questi giorni: il varco elettronico di via Malabranca nel quartiere di San Giovenale per cui, pochi giorni fa, l’amministrazione ha incontrato i residenti per valutare insieme il giusto percorso da intraprendere.
E nonostante le molte rimostranze e opposizioni manifestate dagli abitanti nel corso della riunione, ieri, è iniziata l’installazione delle telecamere. “Ad oggi – afferma l’associazione – non è mai stato preso in considerazione uno dei problemi più importanti che affliggono la città e, cioè, la carenza di posti auto che rappresenta sicuramente l’ostacolo maggiore per una razionalizzazione degli stessi con conseguente ottimizzazione degli spazi a vantaggio di una maggiore fruibilità in termini di vivibiltà e decoro urbano”.
Secondo i commercianti, dunque, va bene limitare limitare la sosta selvaggia nel quartiere medioevale purchè inserita in un quadro più articolato e complesso. “E’ utopia pensare che tutti gli abitanti del quartiere di San Giovenale parcheggeranno le loro macchine nelle strutture “insilate” – sostengono – e non solo per il costo degli stessi ma, bensì per la loro ubicazione non adiacente alle proprie abitazioni. Inoltre, siamo convinti che se si dovesse realizzare effettivamente tale operazione, si manifesterebbe un ulteriore problema, quello cioè che si intaserebbero i parcheggi insilati riducendo, quindi, la possibilità di sosta per chi viene occasionalmente ad Orvieto”. Della serie, si risolve un problema ma se ne apre un altro più grande.
“Dall’incontro della settimana scorsa – denuncia ancora OrvietoPerTutti – ci saremmo aspettati, non un semplice insieme di piante con indicate le distanze tra un punto e l’altro della città ma, bensì un quadro complessivo dei posti auto disponibili (a qualunque titolo) e dei flussi di traffico, con l’impegno anche di procedere ad una rivisitazione dei permessi ad oggi concessi e la soluzione ai problemi del traffico. Si è fatto riferimento al famigerato QSV della primavera 2015 che, tra l’altro, non è di facile consultazione poiché non presente sul sito del Comune di Orvieto e che, in realtà, non prevede tale limitazione al transito nel quartiere medioevale, così come non prevede la rimozione dei posti auto su Piazza del Popolo”.
Secondo l’associazione, uno dei punti in cui sarebbe dovuto essere installato il varco, anzichè nella zona di San Giovenale, è quello verso la fine del corso, a Fontanasecca “dove – sostengono – è veramente necessario per eliminare il caos della zona a più alta vocazione turistica di Corso Cavour, consentendo di fatto un regolare transito nella parte terminale della via che, oggi, avviene in maniera del tutto incontrollata spesso con infrazioni al codice della strada, dando modo anche alle attività economiche presenti di essere maggiormente fruibili dagli utenti”. “La nostra sensazione è invece ben altra – concludono i commercianti – è quella che questa lenta azione di riduzione delle zone dove la viabilità è consentita fa parte di un disegno molto semplice, quello ciò di abituare in maniera costante ed “indolore” i cittadini e le attività del Centro Storico ad una prossima chiusura totale dello stesso, senza però preventivamente avere messo in campo tutte quelle soluzioni alternative sia in termini di servizi che di ricadute positive sulle economia cittadina”.