Da un cittadino orvietano, Mr.Malox
Se non c’e’ più bisogno di salire in centro per trovare merci e scambi che oggi risiedono nel suburbio, se non ci sono le scuole, se le strade sono meta di mendicanti, di scatoloni e di assenza di motivazione credo che proprio questo sia un motivo di pedonalizzazione.
Un punto a capo per vedere cosa succede domani, per la salute di chi ci vuole stare qui passeggiando, per il turista ed acquirente che ritiene valga la pena salire sulla rupe. Sottolineo “valga la pena” perché è questa la quadra da trovare.
Tutti noi che amiamo la città e non siamo assuefatti dalla sua immobilità vogliamo trovare un nuovo motivo per vivere Orvieto. E chi può indicarci la via del tesoro se non la Città stessa, la sua storia la sua natura.
Signore e signori Orvieto è questa guardatela con i suoi occhi, con la sua economia e non con un marketing del portafoglio che non la ripaga. Si dovrebbe giustificare l’equazione più automobili più commercio ? più sosta selvaggia più sigarette vendute? Più piazze occupate dalla auto più cocktail bevuti? Sia pure ma mondiamo il superfluo.
Non ho paura nel dichiarare che il maggior disagio vissuto dalla città in merito a traffico ed ..inquinamento ( non dimentichiamolo) sia generato da mobilità “fuffa” ovvero inutile, cioè che non innesca nessun rapporto virtuoso tra traffico ed economia. In questa città non si può parlare di mobilità alternativa senza prima aver razionalizzato e studiato quel fenomeno che si chiama mobilità e le ragioni che la generano perché solo su quelle ragioni si potrà costruire la mobilità alternativa, regolare la sosta e pedonalizzare creando valore. “Se la lascio qui, che dite, impiccia? Solo cinque minuti”.