PARRANO – Tragica battuta di caccia al cinghiale, ascoltati i compagni di battuta. All’indomani dell’incidente costato la vita a Franco Manganello, il ferroviere pensionato di Città della Pieve raggiunto da una pallottola allo zigomo, proseguono a tutto campo le indagini degli inquirenti per fare completa luce sull’accaduto. Al momento, il corpo del 79enne, originario di Fabro ma da tempo residente nella cittadina del perugino, in località Ponticelli, è ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria. La Procura, come da prassi, ha infatti aperto un’inchiesta per risalire all’esatta dinamica del tragico incidente e valutare eventuali responsabilità. Al momento risulta indagato, con l’accusa di omicidio colposo, un altro cacciatore dal cui fucile è partito il colpo che, pare per una tragica fatalità, abbia colpito mortalmente l’uomo al volto. Ma appare comunque chiaro che si sia trattato di un incidente e la Procura della repubblica è intenzionata, una volta che riceverà tutte le relazioni, a chiudere il caso come, appunto, fatto accidentale. Erano circa le 13 di domenica mattina quando è avvenuto il fatto in una zona particolarmente impervia tra le località di Spereto e Pievelunga, nel Comune di Parrano. In due, secondo quanto riferito dagli inquirenti, avevano visto la preda. Il primo cacciatore spara un colpo che non colpisce però il cinghiale a pochi metri di distanza. Ci prova un altro compagno di squadra che, invece, raggiunge l’animale. La pallottola lo passa da parte e parte per poi, una volta riuscita dal corpo dell’animale, andare al colpire l’uomo che si trovava alla posta a qualche metro di distanza. Il proiettile raggiunge lo zigomo e scaraventa la vittima a terra che muore poco dopo a causa della profonda ferita riportata. A nulla sono valsi gli interventi dei vigili del fuoco di Terni, il soccorso alpino e speleologico, i carabinieri di Fabro e un elicottero. Ora gli investigatori stanno portando avanti le indagini per ricostruire anche la traiettoria del proiettile, la distanza da cui è partito il colpo, il tipo di munizione. È inoltre da accertare la distanza tra i due cacciatori, forse troppo ridotta. L’inchiesta, portata avanti dai carabinieri di Fabro afferenti al comando di Orvieto, dovrà valutare anche l’eventuale responsabilità dell’uomo da cui è stato esploso il colpo per capire se è stata commessa qualche imprudenza o errore. Intanto, sono stati ascoltati i compagni di battuta che, al momento dell’incidente, si trovavano in appostamento nelle varie poste assegnate. (Sa.Simo)