Il caldo torrido di questa stranissima estate si è ormai attenuato, ma il primo weekend di settembre, come succede ormai da diversi anni, riserva sempre giornate piacevoli e soleggiate. E’ questo il weekend de La Carrareccia, la ciclostorica del lago di Bolsena divenuta ormai appuntamento fisso per i ciclisti del luogo e per tanti appassionati provenienti da tutta Italia.
Ci sono piccole situazioni, sensazioni e istanti che rendono questo evento un gioco magico, un momento di condivisione e di allegria che riporta lo sport ad una dimensione più umana, più antica, quasi mitica. Vecchie bici che “sferragliano” nella polvere delle strade bianche, le vecchie “carrareccie” di un luogo fantastico, a cavallo tra tre regioni, su un lago di origini vulcaniche, tra le colline argillose segnate dal tempo e decorate da olivi e viti. L’evento, organizzato dal Team Trombadores di Bolsena, ha visto anche quest’anno la partecipazione della Polisportiva Tartaruga xyz Onlus di Orvieto, un’associazione che si occupa di sport integrato e che coinvolge numerosi ragazzi diversamente abili in diverse attività sportive (calcio, pallavolo, nuoto, atletica, escursioni e ciclismo).
La Carrareccia è uno degli eventi pubblici che durante l’anno portano i ragazzi e gli operatori a condividere le proprie emozioni e a confrontarsi con il pubblico, con altri atleti e appassionati. E’ uno di quei momenti dove le barriere e le differenze si azzerano completamente. Un evento, ma soprattutto un’organizzazione che si è dimostrata sensibile già da anni alla tematica del sociale e dell’integrazione. Quest’anno poi è arrivata la ciliegina sulla torta con il primo posto della Tartaruga, nella classifica dei team più numerosi, con i ragazzi entusiasti e soddisfatti che hanno sfilato sul palco a ritirare il meritato premio.