di Piero Bruni – Associazione lago di Bolsena
Sabato19 agosto a Palazzo del Drago a Bolsena, ospiti del Principe Ferdinando del Drago, Georg Wallner e Piero Bruni, di ritorno da Bruxelles, hanno riferito ai numerosi presenti il loro intervento presso la Commissione Europea alla quale hanno esposto la mancata tutela ambientale del lago di Bolsena da parte della Regione Lazio.
La normativa vigente, Natura 2000, è stata recepita dallo Stato Italiano, ed è quindi una legge italiana, ma la Regione Lazio non la rispetta. Secondo tale normativa tutti i laghi d’interesse europeo dovevano raggiungere lo stato ecologico “buono” entro il 2015. Per il lago di Bolsena è accaduto l’inverso, lo stato ecologico è passato da “buono” a “sufficiente”.
Il degrado dei laghi inizia dal fondo e siccome non si vede tutti se ne disinteressano. Il degrado, chiamiamolo occulto, è stato segnalato da varie associazioni ambientaliste (Associazione Lago di Bolsena, Legambiente, ecc.) che hanno effettuato monitoraggi scientifici. Dette associazioni sono state accusate di “terrorismo ambientale”, ma ben presto le loro segnalazioni sono state validate da: l’Istituto di Idrologia di Pallanza; l’Università della Tuscia; l’Università di Weimer e dalla stessa Arpa Lazio. Tutti indicano che sono necessari urgenti interventi di ripristino intervenendo sul sistema fognario e incentivando l’agricoltura biologica. Bruni e Wallner ritengono che il loro intervento sarà validamente sostenuto dalla Commissione Europea dopo il rientro dalle ferie estive. Sia a Bruxelles che a Bolsena sono state anche presentate le osservazioni contrarie alla geotermia nell’intero distretto vulcanico vulsino-vicano. In particolare a Bolsena è stata presentata una bozza delle osservazioni contrarie a Nuova Latera la cui versione definitiva deve essere presentata alla Regione Lazio entro il 12 settembre. La bozza è visibile sul sito www.bolsenaforum.net