ORVIETOSì
lunedì, 15 Dicembre 2025
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio
No Result
View All Result
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio
No Result
View All Result
Orvietosì.it
No Result
View All Result
Home Politica

Questione Cro-Bpb, la Fondazione ritira il mandato ai 3 rappresentanti nel cda della Cassa di Risparmio

Redazione by Redazione
7 Luglio 2017
in Politica, Secondarie, Archivio notizie
Share on FacebookShare on Twitter

 

Riceviamo dalla Fondazione Cassa di Risparmio e pubblichiamo :

La Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto ritiene necessario fornire chiarimenti in merito alla prospettata fusione della Cassa di Risparmio di Orvieto Spa in Banca Popolare di Bari, il cui inizio deliberativo ha origine dal CdA della CRO Spa, lunedì 19 giugno. Alcuni interventi, letti in questi giorni sulla stampa, sembrano preoccuparsi più di approfondire da quanto tempo sia stata ventilata l’incombente fusione, che delle ricadute e dei danni che la stessa può procurare alla CRO Spa, alla Fondazione ed alla Città o alle possibili alternative. Si insinua, inoltre, un atteggiamento morbido e poco proattivo, da parte della Fondazione CRO, sulla prospettata fusione.

Risponde a verità che i vertici della BpB abbiano, in passato, ventilato la possibilità di un efficientamento del Gruppo, attraverso una fusione per incorporazione di CRO Spa, ma di fatto mai è iniziato un vero e proprio processo e tantomeno un confronto con il Socio Fondazione che ha il 26,43% della CRO e la percentuale di blocco sulle delibere straordinarie. La Fondazione è stata ufficialmente informata dell’avvio del processo di fusione, dal partner di maggioranza, solo il giorno stesso, un’ora prima dell’inizio del CdA che avrebbe deliberato l’avvio della procedura di riorganizzazione del Gruppo ivi inclusa la fusione. In ogni caso, la contrarietà a tale prospettiva è stata immediatamente rappresentata. Cosa diversa è dare l’avvio ad un percorso, di così grande importanza, in assenza di una formale proposta od anche di un incontro programmato nei giusti modi e tempi.

Su tale punto, è bene anche rammentare l’impegno assunto da BpB, e formalizzato negli accordi tra Soci, sul possibile sviluppo di CRO, quale banca di riferimento del Centro Italia, sin dal lontano 2010. Ma, al di fuori dei canoni estetici, la cosa imbarazzante è stata la totale assenza di un piano, da cui fosse possibile valutare, in termini economici, sia i miglioramenti, sia le perdite che sarebbero derivate da tale operazione straordinaria. I tre Amministratori di nomina Fondazione, poche ore prima del Consiglio in cui si è deliberato l’avvio alla fusione, hanno riferito, all’Ente di emanazione, di non essere informati su tale volontà e che, soprattutto, nulla diceva in tale senso l’ordine del giorno, salvo poi presentarsi alla riunione, votando favorevolmente, in pieno disaccordo con la posizione della Fondazione, chiaramente comunicata. Per inciso, si rammenta che, per previsione statutaria, l’ordine del giorno è stabilito dal Presidente, che dirige le riunioni. Ci si domanda, a tale punto, come si possa esprimere un parere, su un argomento così importante e delicato, senza conoscerne i dettagli e senza avere piena certezza degli effetti che un tale assenso comporta.

Relativamente alla proattività, si può garantire che la Fondazione si è mossa con assoluto tempismo, nel momento in cui, sebbene informalmente, è venuta a conoscenza della possibile proposta di fusione, attivandosi con i Consiglieri di sua nomina, ai quali, si ribadisce, era nota la posizione dell’Ente a difesa della CRO, quale entità autonoma rispetto al Gruppo BpB. Riassumendo, nulla era stato anticipato in ordine, non tanto ai particolari ed ai tempi dell’operazione che, almeno in quella fase, rientrano nell’autonomia decisionale degli Organi amministrativi delle due società coinvolte, quanto piuttosto alle finalità strategiche del processo, alla sua preferibilità rispetto ad altre soluzioni, volte a rafforzare la stabilità patrimoniale delle entità interessate e, in generale, ai vantaggi prospettici per tutti gli stakeholders.

Se è vero che il ruolo delle fondazioni bancarie preclude l’ingerenza nella gestione operativa delle aziende conferitarie, è altrettanto vero che iniziative suscettibili di incidere sugli assetti proprietari possono, e debbono, essere materia di confronto tra gli azionisti di riferimento, ben in anticipo, nel caso di specie, rispetto al momento in cui l’esecuzione dell’operazione dovrà essere sottoposta al vaglio delle assemblee, in particolare allorché sussistano poteri di veto statutari; ciò non è avvenuto. Si evidenzia, così, che le risposte alla Fondazione, alla Città ed al Territorio possono essere fornite unicamente, oltre che da BpB, dal Consiglio di Amministrazione della Banca e dal suo Direttore Generale. Si può presumere che, in quel breve spazio temporale, corrente tra il citato incontro e l’adunanza consiliare, gli Amministratori siano stati in grado di valutare i notevoli vantaggi derivanti da questa operazione? Ci si augura che tali aspetti positivi, ad oggi ancora ignoti, siano dimostrabili e misurabili. Per quanto detto, la Fondazione è costretta a precisare che gli Amministratori, a suo tempo designati, non la rappresentano più nell’ambito della Cassa di Risparmio di Orvieto Spa, dovendosi intendere ritirato il mandato fiduciario agli stessi conferito.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Correlati

Please login to join discussion

Ultime notizie

Oltre 100 firme all’ora per il rilancio dell’ospedale. I cittadini stanno aderendo con forza alla petizione lanciata dal Cosp

Oltre 100 firme all’ora per il rilancio dell’ospedale. I cittadini stanno aderendo con forza alla petizione lanciata dal Cosp

15 Dicembre 2025

    Oltre 100 firme all'ora per il rilancio dell'Ospedale di Orvieto. I cittadini stanno aderendo con forza alla petizione...

“Quo vadis Orvieto – Quale futuro per la città? Iniziamo il confronto”

“Quo vadis Orvieto – Quale futuro per la città? Iniziamo il confronto”

15 Dicembre 2025

  Quale direzione può prendere Orvieto nei prossimi anni? Quali strategie sono necessarie per valorizzare il territorio, superare l’isolamento e...

Per il centesimo anniversario della nascita di monsignor Nazario Sauro Carletti

Per il centesimo anniversario della nascita di monsignor Nazario Sauro Carletti

15 Dicembre 2025

di  Francesco M. Della Ciana Tra qualche giorno, monsignor Nazario Sauro Carletti avrebbe compiuto cento anni, un traguardo ormai non...

Redazione

Orvietosì © 2002
Quotidiano d’informazione e d’opinione
Registrazione tribunale di Orvieto (TR) nr.101 del 13/11/2002 | Nr. ROC 33304

Direttore Responsabile: Sara Simonetti
Editore: Elzevira di Fabio Graziani

Contatti

Per informazioni inviare una mail a redazione@orvietosi.it

Informazioni sul trattamento
dei dati personali: Policy privacy

Seguici su Facebook

Orvietosì Facebook

Archivio storico

© 2020 OrvietoSi - All right reserved

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.

Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o disattivarli in .

No Result
View All Result
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio

© 2020 OrvietoSi - All right reserved

 

Caricamento commenti...
 

Devi effettuare l'accesso per postare un commento.

    %d
      Orvietosì.it
      Prodotto da  GDPR Cookie Compliance
      Panoramica sulla privacy

      Questo sito Web utilizza i cookie per consentirci di offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.

      Puoi regolare tutto le impostazioni dei cookie navigando le schede sul lato sinistro.

      Cookie strettamente necessari

      Cookie strettamente necessari devono essere abilitati in ogni momento in modo che possiamo salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.

      Cookie di terze parti

      Questo sito Web utilizza Google Analytics per raccogliere informazioni anonime come il numero di visitatori del sito e le pagine più popolari. </ P>

      Il mantenimento di questo cookie abilitato ci aiuta a migliorare il nostro sito web.

      Cookie Policy

      Maggiori informazioni sulla nostra Cookie Policy