Questo è quanto emerge dai dati di utilizzo dei buoni pasto nel 2016 di Repas Lunch Coupon, società italiana leader del settore nella Regione, dove è attiva da 25 anni. Il buono pasto si conferma uno strumento di welfare particolarmente apprezzato e importante per i lavoratori che nell’oltre 68% dei casi prediligono spenderlo nelle catene della grande distribuzione invece che nei ristoranti.
Quando si tratta di scegliere che tipo di acquisto fare al supermercato, la spesa dei buoni pasto indica una forte preferenza (oltre il 53%) per i prodotti alimentari da scaffale, come pasta o riso ad esempio. Ma c’è anche chi, e sono quasi il 15%, sceglie i prodotti freschi dei banchi gastronomia per un pasto pronto e veloce o perché più attenti alla qualità. Pranzare fuori durante la settimana rimane una scelta minoritaria, poco meno del 32% dei coupon vanno infatti a ristoranti, pizzerie e tavole calde.
Guardando le preferenze delle province, invece, emerge una forte differenza tra le aree di Perugia e Terni. Perugia si dimostra l’area più attenta alla qualità della propria pausa pranzo. Fare la spesa al supermercato rimane prioritario (62%), eppure l’acquisto dei prodotti freschi del banco gastronomia è superiore alla media regionale (16%). I Perugini che mangiano fuori sono oltre la media degli umbri (38%), e dimostrano una maggiore predilezione per le tavole calde (13,2%) e i ristoranti (12,6%). Andare in trattoria o pizzeria invece è un lusso che pochi hanno il tempo di permettersi, solo rispettivamente l’8% e il 4% infatti spendono qui i loro buoni.
Situazione molto diversa in provincia di Terni, dove il buono pasto si spende quasi totalmente al supermercato e si ha meno tempo per una pausa pranzo servita al tavolo. Quasi l’86%, infatti, acquista gli alimentari nelle catene della grande distribuzione, con una netta preferenza per i prodotti da scaffale (oltre il 75%) rispetto ai freschi (10,5%). Ben al di sotto della media regionale è inoltre la pausa pranzo fuori, che si concede solo il 14,2% di chi spende i buoni pasto. Per loro, la tavola calda è la meta preferita (6%), mentre quasi nessuno riesce a fare pausa al ristorante (1,8%).