La presidente dell’associazione diocesana “Pietre Vive”, dott.ssa Giovanna Bandinu, durante una ceremonia semplice ma sentita, ha consegnato gli attestati di partecipazione del corso “Il nuovo umanesimo: istanza di riforma nell’Italia centrale del XVI secolo”. Ben diciotto, coloro che hanno conseguito per quest’anno il titolo di “volontario” in promozione e valorizzazione del patrimonio ecclesiastico: Caiello Adriana, Caiello Giorgio, Camporese Claudio,Cantini Aurora, Cannucciari Francesco, Corradini Maria Luisa, Cruciani Catia, Di Serio Roberta, Fargnoli Manuela, Frizza Elisa, Jermini Chiara, Leder Gabriella, Magnabene Barbara, Nulli Maria Letizia, Petukhova Nadezhada, Pierluigi Raffaele, Vivenzio Emanuele, Zenoni Elena. Un gruppo eterogeneo, interessato e propositivo, fatto di persone accumunate dall’interesse vivo per le tematiche trattate ed analizzate in questa edizione da personalità di spicco sia in campo storico-artistico che teologico.
I grandi nomi della dodicesima edizione -sottolineano dall’associazione- hanno contribuito alla riuscita dell’evento formativo che ogni anno l’associazione promuove grazie al contributo della Conferenza episcopale italiana. La cerimonia di è conclusa con l’intervento del vescovo Mons. Benedetto Tuzia che si è congratulato con i partecipanti per la loro costanza, per l’impegno nel portare avanti gratuitamente questa missione che si può definire anche catechetico-pastorale. Il consiglio direttivo di “Pietre Vive” fa sapere che sono già in programma nuove iniziative, volte alla valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici della diocesi Orvieto-Todi, sia collegate direttamente ai temi del corso sia inerenti ad attività e progetti annuali già attivati.
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