Nell’ultima riunione del mese di luglio l’Associazione “Nuova Acquapendente” approva due ordini del giorno. All’unanimità il si rinvia ad uno degli appuntamenti di Agosto il primo che prevede la discussione e l’eventuale approvazione di un documento di approfondimento sulla presa di posizione del Comune di Acquapendente speficatamente a Cimitero e Bosco del Sasseto.
Al secondo si approva un ennesimo documento di critica costruttiva all’Amministrazione Comunale in merito ad impianti sportivi e Scuola elementare. “Definire da parte del Comune gestione troppo privatistica” si sottolinea, “la gestione dello Stadio Comunale ci sembra una definizione quanto meno fuori luogo. Affidare la gestione dello Stadio Comunale, alle condizioni pattuite, non può essere oggetto di critica privatistica quando la Società affidataria è una storica e gloriosa Società sportiva locale. Peraltro le gestione è sempre avvenuta sotto il controllo del Comune, a differenza del Palazzetto dello Sport.
Le manutenzioni ordinarie dell’impianto sono state effettuate dalla stessa Società sportiva ed hanno permesso il completo e regolare svolgimento delle attività nonché l’ammirazione delle Società ospitate. A differenza di quanto è dei lavori di spettanza comunale come quelli di ripristino delle gradinate dello Stadio che, sebbene già coperte da finanziamento, non vengono avviati con ovvia conseguenza sulla fruibilità, agibilità e sicurezza. Vedremo in futuro quanto miglioreranno le cose. Noi ce lo auguriamo di cuore”.
“Frettolosa la revoca”, si sottolinea nel documento, “di affidamento lavori di miglioramento sismico ed abbattimento barriere architettoniche Scuola Elementare Sant’Agostino. La Giunta Ghinassi ha avviato e poi annullato il procedimento di revoca del contratto di appalto. Risulta che avverso la nomina del Commissario la Ditta aggiudicatrice stia facendo opposizione nei modi e nei termini previsti dalla Legge, e che, al momento, i lavori sono sospesi per permettere la redazione della variante necessaria per inserire lavorazioni richieste dal Comune in corso d’opera.
L’avvenuta costituzione di parte civile contenente anche la richiesta di condanna degli indagati non sarà, come detto, volontà di condannare qualcuno ma di tutelare il buon nome e gli interessi del Comune, Fatto stà che allo stato attuale il decreto relativo è stato annullato dalla suprema Corte di Cassazione e dal Tribunale del Riesame. La giustizia farà il suo corso, ma forse un po’ di prudenza non sarebbe stata sbagliata da parte del Comune. Atteso che al momento, lo stesso Ente è stato già chiamato a liquidare oneri per oltre 6.500 € con fondi comunali, che, è bene precisarlo, sono a carico di tutti i cittadini”.