ORVIETO – Il primo episodio si è verificato l’11 luglio scorso e a portarlo agli onori della cronaca sono state Rosanna Ovidi e Eugenia Morittu. Un labrador, color miele, dopo un’ora di agonia è morto avvelenato. “Morte per avvelenamento, probabilmente boccone con lumachicida”. Questo il verdetto del veterinario dopo la visita al cane di soli tre anni.
“Martedì 11 luglio, trascorse le ore calde in casa si è deciso di andare al fiume, non direi per un bagno, ormai gesto d’altri tempi, ma per una visita alle dolci acque del Chiani” è il racconto di Ovidi e Morittu. “Il fiume ci è sembrato stare in salute, è ricco di piante acquatiche e abitato in questo tratto da un airone cinerino che ha costruito un grande nido sopra un albero caduto. Il nostro cane ha fatto un lungo bagno. Lasciato il corso d’acqua abbiamo ripreso il tratturo che dalla piana alluvionale risale verso Morrano”. Un’ora dopo, Dana, il labrador di tre anni, ha iniziato ad avere spasmi alle gambe posteriori e perdita delle feci.
La zona di ripopolamento che abbiamo attraversato non “tutela” forse tutte tutte le forme di vita, ma solo quelle che avranno il privilegio di essere uccise: “Vivere” come cane tra gli uomini è molto pericoloso.
Dopo questo episodio, si sono purtroppo moltiplicate le segnalazioni di cani deceduti per avvelenamento a seguito dell’ingestione di bocconi preparati contenenti veleni di varia natura. Per questo il sindaco e l’amministrazione condannano l’inqualificabile e pericolosa pratica di disseminare bocconi avvelenati che stanno uccidendo animali nel territorio comunale.
“Un atto inqualificabile di crudeltà e inciviltà oltre che un reato perseguito penalmente nelle sedi e dalle autorità competenti – dichiara il sindaco Giuseppe Germani che aggiunge – l’Amministrazione è impegnata nell’intensificare i controlli ed il presidio del territorio per fronteggiare un fenomeno che mina la sicurezza di tutti. Facciamo appello ai cittadini affinché ci aiutino ad individuare i responsabili di tali atti”. La collaborazione e le segnalazioni dei cittadini sono fondamentali, infatti, per predisporre un’attività perlustrativa mirata e le opportune bonifiche e per attivare la prassi amministrativa e le indagini relative.
A tal fine si ricorda che, nel caso di rinvenimento di bocconi avvelenati o altro materiale sospetto, animali deceduti o con sintomatologia sospetta, occorre informare tempestivamente le Forze dell’Ordine (Carabinieri Forestali, Polizia Locale, Vigili Urbani), nonché l’Ufficio Veterinario dell’ASL competente, reperibile anche nelle ore notturne al numero telefonico 0763-3071.