ORVIETO – Parafrasando il tema di quest’anno, la dodicesima edizione del Festival Arte e Fede ha saputo portare davvero la buona notizia alla Città di Orvieto dimostrando di essere un importante viatico culturale per la celebrazione della Festività del Corpus Domini.
Ancora una volta e ancora meglio quest’anno il Festival è riuscito a coinvolgere la Città, comunicando l’originalità, la forza e la suggestione della sua offerta culturale, dal cinema al teatro, dalla musica alla letteratura, dalle comunicazioni sociali alla spiritualità, registrando una grande partecipazione di pubblico soprattutto grazie alla sua coerenza artistica, al taglio colto e popolare allo stesso tempo, coniugando l’attualità dei temi trattati con la stessa carica di umanità, di sacralità e di leggerezza che ritroviamo, guarda caso, nel sorriso e nelle parole di Papa Francesco.
“Relazioni e Narrazioni” che, attraverso i dodici appuntamenti in Programma dal 4 al 18 giugno, hanno toccato il cuore e hanno fatto riflettere, ridere, pregare e commuovere tutti, suscitando uno sguardo nuovo sulla realtà pur spesso drammatica della vita, per comunicare fiducia e speranza nel nostro tempo.
Da rimarcare la capacità del Festival di arrivare a tutti: credenti e non, cittadini e visitatori stranieri, pellegrini, adulti e giovani. E’ questo quello che fa, da dodici anni, Arte e Fede. Una manifestazione che col tempo ha saputo crescere in un rapporto fiduciario di apprezzamento e di affetto con la Città e con il suo pubblico che ha condiviso le emozioni e la ricchezza dei contenuti dell’intera rassegna.
E finalmente anche un supporto istituzionale più solido e una visione pastorale, politica e culturale lungimirante stanno sostenendo il Festival come progetto da promuovere e da valorizzare, con il patrocinio bipartisan del Comune di Orvieto e della Diocesi di Orvieto-Todi, con il sostegno del Capitolo della Basilica Cattedrale e dell’Opera del Duomo di Orvieto, della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e della Regione Umbria, della Conferenza Episcopale Umbra e dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della CEI, a sottolineare la serietà di intenti e la convergenza del Festival su valori e fini pubblici condivisi.
E’ molto positivo il bilancio stilato dal direttore artistico Alessandro Lardani: “Tutti gli ospiti con il loro contributo hanno permesso al Festival di vincere la sua sfida più grande – ha commentato – camminare insieme dalla Pentecoste al Corpus Domini e nutrire con l’arte e la speranza la mente e il cuore della gente, comunicando la Buona Notizia per eccellenza, il Vangelo.”
Tra i momenti più significativi del Festival ricordiamo la testimonianza musicale di suor Cristina, vincitrice della seconda edizione di The Voice of Italy, intervistata da Pino Strabioli. L’esilarante spettacolo di Paolo Cevoli, noto comico di Zelig, che sulla Piazza del Duomo ha divertito il pubblico raccontando la Bibbia in chiave comica teatrale. Di grande interesse giornalistico l’incontro con Marco Tarquinio – direttore di Avvenire – intervistato dallo stesso Alessandro Lardani sul tema “Narrare l’uomo e il quotidiano nella logica della Buona notizia”.
E, ancora, ospite d’eccezione Monsignor Dario Edoardo Viganò, Prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, a duettare con Luca Tomassini (Vetrya) sulla convergenza digitale e sul futuro della comunicazione nella conferenza dal titolo “Vangelo e Buona comunicazione nell’era digitale”. Altro momento straordinario la narrazione in forma di Lectio sul Miracolo del Corporale “Vedere per Credere. Credere per Vedere” di Guido Barlozzetti, introdotta da una intrigante elegia al vino di Riccardo Cotarella.
“Ecco lo spirito di Arte e Fede – sottolinea ancora Lardani – ad animare questa meravigliosa “città-cattedrale-palcoscenico”che vuole abbracciare tutti trasformandosi e trasfigurandosi, nella sua vocazione di Città Narrante, con la peculiarità di fare cultura gratuitamente nella logica del dono ricevuto, il Corpus Domini, Corpo di Cristo offerto per noi.”
A fare da sfondo al Festival, una Rassegna Cinematografica presso il Cinema Corso con le straordinarie pellicole di Jim Jarmush “Paterson” e “Silence” di Martin Scorsese, “Ho amici in Paradiso”, di Fabrizio Maria Cortese con i ragazzi disabili dell’Opera Don Guanella di Roma, “Sono uno di Voi” di Ermanno Olmi e il film-documentario “San Pietro e le Basiliche Papali di Roma 3D” prodotto da Sky e Centro Televisivo Vaticano, ospitato presso la Biblioteca L.Fumi.
“Ringrazio tutti coloro che hanno condiviso il progetto del Festival Arte e Fede 2017 e hanno creduto nella possibilità di collaborare per costruire insieme un’offerta culturale di qualità e di elevato livello culturale” ha commentato l’assessore alla cultura del Comune di Orvieto Alessandra Cannistrà. “L’aspetto della compartecipazione – ha aggiunto – è determinante e da ottimi risultati, come abbiamo potuto verificare in questa occasione. Dovremo però lavorare di più sul coinvolgimento degli operatori turistici e commerciali della città, e in particolare di piazza Duomo, che spesso vivono con preoccupazione e difficoltà la concentrazione degli eventi di questo periodo, non sempre comunicati con sufficiente preavviso e preparazione.
Non dobbiamo mai perdere di vista la salvaguardia di uno spazio splendido e sensibile come quello della Cattedrale e della “piazza delle meraviglie”, e selezionare con cura e rigore gli eventi, per riservare questo scenario solo a spettacoli di grande pregio e di adeguato profilo culturale. Credo che questa possa rappresentare la migliore prospettiva per essere davvero al servizio della città e riuscire a lavorare con metodo nuovo, realmente come partner di un progetto culturale compreso e condiviso”.
E se questa 12esima edizione è stata da incorniciare, frutto di un lavoro di squadra tra l’Associazione Culturale Iubilarte e le Istituzioni, gli Enti patrocinatori, i sostenitori e tutti gli Sponsors, cosa ci riserverà ancora Arte e Fede? Sicuramente tante sorprese. Vedere per credere. Arrivederci al prossimo anno.
Il Festival Internazionale d’Arte e Fede di Orvieto ha ospitato in questi anni personaggi di primo piano del mondo della cultura tra cui: Angelo Branduardi, Roberto Vecchioni, Claudia Koll, Amedeo Minghi, Paolo Cevoli, Susanna Tamaro, P. Enzo Bianchi, Mons. Dario Edoardo Viganò, Paolo Ruffini, Marco Tarquinio, Card. George Pell, Mons. Timothy Verdon, Mons. Ivan Maffeis, Mons. Marco Frisina, Chiara Amirante, Suor Cristina, Don Maurizio Patriciello, Massimo Cacciari, Ambrogio Sparagna, Franco Nero, Giulio Base, Guido Chiesa, Fabrizio Maria Cortese, Gianfranco Vissani, Riccardo Cotarella, Pino Strabioli, Guido Barlozzetti, Don Severino Dianich, Antonio Socci, Marco Guzzi, Corrado Augias, Alessandro Zaccuri, Mimmo Muolo, Gerolamo Fazzini, Franco Nembrini, Roberto Filippetti, Mino Milani, Antonella Anghinoni, Suor Anna Nobili, Rino Cammilleri, Karin Coonrod, Bruce Herman, Natalia Tsarkova, George Campbell, Marie Dominique Miserez e molti altri importanti studiosi delle più prestigiose Università del mondo: Cambridge University, Yale University, University of Sydney, Università di Ginevra, Università di Perugia, Pontificia Università Gregoriana, Pontificia Università della Santa Croce, Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, Pontificia Università Lateranense, oltre a diverse compagnie teatrali nazionali e internazionali (Compagnia dé Colombari, Compagnia Jobel Teatro, Compagnia Fattore K, Kamina Teatro,ecc.).
Il Festival è organizzato e promosso dall’Associazione Culturale Iubilarte, in stretta collaborazione con il Comune di Orvieto – Assessorato alla Cultura – e la Diocesi di Orvieto-Todi, con il sostegno del Capitolo della Basilica Cattedrale e dell’Opera del Duomo di Orvieto, della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, di BCC Umbria Credito Cooperativo, di Vittoria Assicurazioni e Caffè Montanucci, in collaborazione con Vetrya, Sky e Centro Televisivo Vaticano, con il coordinamento del Servizio Turistico IAT e con il patrocinio della Regione dell’Umbria, della Conferenza Episcopale umbra e dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della CEI.