Riceviamo dall’Associazione Praesidium e pubblichiamo:
Da un articolo a firma del giornalista Claudio Lattanzi uscito oggi sulla sul quotidiano la Nazione, apprendiamo che lunedì sarebbe programmato un CDA della Cassa di Risparmio di Orvieto dove si parlerebbe della fusione per incorporazione della stessa nella BPB.
Proceduralmente sarebbe il primo passo a cui dovrebbe seguire la convocazione dell’assemblea per deliberare definitivamente, assemblea composta dai due soci Banca Popolare di Bari e Fondazione CRO.
Questo, indipendentemente da considerazioni di marketing che potrebbero portare per un periodo provvisorio ad utilizzare ancora il logo CRO, di fatto significherebbe la fine di una storia centenaria nella nostra città, la Banca come tale sparisce.
Tutto ciò era stato già da noi scritto e pubblicato, discusso negli incontri della nostra associazione ed erano anche state esaminate le conseguenze per la Fondazione ed il personale della CRO.
Siamo ora curiosi di sapere se il Comune ed i partiti si sveglieranno dal loro torpore e con un anno di ritardo si decideranno a convocare un consiglio comunale aperto per esaminare la situazione.
Vedremo se la Fondazione si deciderà a uscire dal sua autarchia ed abbandonando le scuse da noi giudicate puerili e sin qui addotte cercherà le alleanze che avevamo proposto per cercare di ridurre i danni.
La città deve tener presente che dietro la richiesta dell’azionista di maggioranza ci sono logiche industriali che hanno un serio fondamento visto come stanno ora le cose.
Invitiamo tutti coloro che hanno a cuore il futuro della città a partecipare giovedì 22 prossimo all’ incontro che si terrà alle ore 17,30 presso la sala del governatore in Orvieto.
Concludiamo con una frase che avevamo pubblicato un anno fa:
” possiamo recuperare il banchetto che Concina aveva messo fuori dal tribunale e siamo fortunati che il Duomo non ha le ruote”