Un consiglio comunale particolarmente teso quello di ieri durante il quale non sono mancati scontri. Tra i punti all’ordine del giorno, come annunciato, anche la Concessione della gestione del Palazzo dei Congressi mediante project financing. Alla fine, il punto, è stato rinviato manifestando però malumori sia nella maggioranza che nella stessa minoranza. A ta proposito l’Opposizione, con la nota successiva pubblicata integralmente, mette qualche puntino sulle I.
di Gruppo Misto, Forza Italia e Identità e Territorio
“Ieri, in Consiglio comunale, è andata in scena l’ennesima farsa che da troppo tempo vede coinvolti Sindaco e maggioranza. Le frizioni interne al PD ormai hanno gettato Orvieto in una palude dalla quale non è più possibile uscire. Sui temi importanti è dimostrato in via definitiva che Sindaco e PD non la pensano allo stesso modo e questa situazione, oltre a determinare una fase di stallo sul piano politico e amministrativo, sta producendo effetti disastrosi sul piano della competitività e della credibilità di una realtà, come la nostra, che necessita di scelte chiare e definitive anche nel tentativo di attrarre investitori privati per rilanciarsi.
Le questioni TeMa e Centro Congressi certificano, su tutte, che Sindaco e parte consistente del PD, capitanata dal segretario Scopetti, hanno visioni divergenti ed invece di ricercare una sintesi per il bene della Città, giocano a prevalere gli uni sugli altri senza rendersi conto che per salvaguardare i propri interessi di bottega, provocano dei danni enormi ed irreversibili all’intera Comunità orvietana.
Di TeMa, in questi giorni, se n’è parlato molto, ma forse è bene ribadire alcuni fatti che dimostrano come Germani non sia più in grado, ammesso che lo sia mai stato, di governare Orvieto. Prima vota a favore della mozione, approvata all’unanimità, che prevede una proroga della convenzione fino al 30 giugno 2018, poi nomina 3 membri del CdA coinvolgendo anche personaggi di spicco del mondo della cultura, poi, a distanza di un mese, accorcia drasticamente la proroga al 31 agosto 2017 ed annuncia l’uscita del bando che di fatto esternalizzerà la gestione del teatro, mettendo così a repentaglio anche i posti di lavoro dei nove dipendenti dell’Associazione. Psicosi, incapacità, miopia, nevrosi, insipienza, non è dato saperlo, fatto sta che cambiando le carte in tavola in modo così repentino e sfiduciando di fatto la compagine del PD in consiglio comunale, il Sindaco dimostra che ormai l’unico suo obiettivo non è il bene della Città, ma quello di imporre la propria persona ed il proprio ruolo a chi non è in sintonia con lui.
E che dire del Centro congressi? In questo caso è il PD, su ordine del Segretario, a giocare a braccio di ferro con Germani e, con la scusa di approfondire meglio la questione, a costringere lo stesso Sindaco a rinviare a data da destinarsi il punto all’ordine del giorno concernente la dichiarazione di pubblico interesse del progetto risultato vincitore della gara, bloccando di fatto l’uscita del bando, fortemente voluto da Germani, per l’affidamento del Centro a professionisti del settore.
Ma come, è trascorso un anno e mezzo da quando l’Amministrazione ha deciso di intraprendere l’iter procedurale che porterà all’affidamento, è stata espletata nel frattempo la gara per la presentazione dei progetti, è stata nominata una commissione che ha tenuto impegnati per mesi Assessori e tecnici del Comune, e adesso, soltanto adesso, il Pd chiede più tempo per approfondire l’argomento?
Trattasi di puro e semplice pretesto per lanciare dei segnali a Germani. Ma se il Segretario Scopetti non è in linea con il suo Sindaco su temi così importanti per la Città, allora abbia il coraggio di sfiduciarlo una volta per tutte e di mandare tutti a casa.
Orvieto non può permettersi di perdere ulteriore tempo e di continuare ad essere ostaggio di lotte intestine, veti incrociati, giochi di potere e di palazzo che incancreniscono ulteriormente una situazione già resa difficile dall’incapacità oggettiva degli attuali amministratori.
E’ arrivato per tutti il tempo delle scelte. Si vada a nuove elezioni.”
Dibattito in consiglio
Il Consiglio Comunale ha accolto (11 favorevoli: Taddei, Timperi, Belcapo, Talanti, Vignoli, Germani, Pettinacci, Olimpieri, Luciani, Tardani, Vergaglia, 1 contrario: Sacripanti) la pregiudiziale presentata dal Capogruppo Cons. Andrea Taddei (PD) che, a nome dei gruppi di maggioranza, ha chiesto “Per necessità di ulteriori approfondimenti in sede di maggioranza” il ritiro e quindi il rinvio dell’atto riguardante la concessione della gestione del Palazzo dei Congressi e la relativa dichiarazione di pubblico interesse della proposta di Project Financing presentata dal costituendo R.T.I. Selecto s.r.l. ed i relativi elaborati (studio di fattibilità, bozza di convenzione, piano economico finanziario, specificazione delle caratteristiche dei servizi e della loro gestione, indicazione dei criteri di valutazione per l’offerta economicamente più vantaggiosa, indicazione delle garanzie offerte dal Promotore all’Amministrazione aggiudicatrice, indicazione dell’importo delle spese sostenute per la predisposizione della proposta) da cui doveva discendere l’avvio dell’espletamento della relativa procedura di gara.
La presentazione della pregiudiziale ha stimolato tuttavia il seguente dibattito:
Stefano Olimpieri (Identità e Territorio): “Prendo atto dell’istanza ma rispetto alla richiesta di rinvio chiedo quale è la posizione del Sindaco. Sinceramente da un lato resto un po’ perplesso però capisco che siano necessari maggiori approfondimenti da parte della maggioranza che mostra contrasti ed incomprensioni tra chi l’Esecutivo e la maggioranza stessa. Una richiesta tuttavia che va nella direzione della correttezza. Trovo giusto allungare i tempi per capire meglio la pratica. Prendo atto della richiesta di rinvio che condivido dato che noto degli ossimori tra la risoluzione approvata il 18 aprile 2017 e l’atto oggi in approvazione. Voto favorevole alla richiesta”.
Lucia Vergaglia (M5S): “Ci mancherebbe che discutessimo questo scempio! Una cosa più brutta e scellerata non poteva essere proposta. Mi fa piacere che venga ritirato l’atto che ci è stato illustrato in commissione. E’ molto pesante quello che andremmo a fare con vincoli di oltre dieci anni e dove non è indicata neanche la messa a reddito. La mossa ha un significato politico molto importante che ovviamente la maggioranza non ha il coraggio il coraggio di rivelare. Sono lietissima che tutto quanto venga ripreso in considerazione. Non scendo nel dettaglio ma riguardo l’istruttoria che ci è stata descritta metto sul tappeto il fatto che in tutto l’iter complesso non c’è stata nessuna attenzione, non solo nei confronti della minoranza ma, come mi sembra di capire, nemmeno della maggioranza. Una delibera che trasforma gli assetti di un bene nella logica della nostra economia”.
Andrea Sacripanti (Gruppo Misto): “Nella presa di posizione della maggioranza consiliare vedo la sconfessione totale di un lavoro duro che hanno impegnato sindaco e assessore al Turismo e che concentra in sé interesse pubblico-privati. La procedura che è stata adottata è molto macchinosa. Oggi abbiamo un progetto su cui verrà modellato un bando ad evidenza europea, posto che oggi dovremmo dichiarare il pubblico interesse. Significa ‘allungare il brodo’ e fare del male alla città che attende un turismo qualificato che deve portare soldi. Ci sono delle clausole. Dopo che la gestione ventennale non ha prodotto frutti e risorse, oggi, a grandi linee, ci sono le condizioni per costruire un bando. Per lotte intestine e beghe interne la maggioranza fà del male alla città! Ripensateci perché la strada che stiamo intraprendendo è sbagliata. Ciò che votiamo oggi sarà la stessa delibera che presenterete fra tre mesi, perché non è emendabile. Abbiate il coraggio di sfiduciare il Sindaco, oppure stiamo perdendo solo del tempo!”.
Alessandro Vignoli (Per andare avanti): “Non mi sottraggo a dare la possibilità di un approfondimento purché sia contenuto in tempi ristretti e in questo condivido quanto detto da Sacripanti. Da tempo gli uffici stanno lavorando su una della pratiche più importanti degli ultimi anni relativa ad una delle risorse fondamentali per la nostra città. Oggi siamo arrivati ad un punto importante. Un percorso difficile che si è confrontato con le modifiche legislative intervenute sul codice per gli appalti. Oggi saremmo dovuti andare a votare facendo un passo fondamentale. Se ci sono giustificabili necessità di approfondimento siamo d’accordo, ma non facciamo passare troppo tempo. Favorevole al rinvio ma la mia raccomandazione è che l’approfondimento venga gestito con celerità”.
Roberta Tardani (Forza Italia): “C’è chi dice approfondimento, ma io credo che si tratti di ricomporre una crisi. Da quando è stato presentato il progetto di tempo ne è passato abbondantemente. La città sta scivolando sempre più in basso e attende risposte. La condizione di andare alla internalizzazione della gestione del bene è stata dichiarata tardivamente dopo che bando sul project financing era stato fatto e vinto con una manifestazione di interesse che oggi esiste”.
Sindaco, Giuseppe Germani: “Non ci sono retroscena, ma come accaduto per altre pratiche viene chiesto un supplemento di approfondimento, in questo caso da parte della maggioranza. L’iter di questa pratica è di oltre un anno e mezzo. Siamo tutti consapevoli che il settore della convegnistica va gestito da professionisti e non abbiamo competenze per la gestione ‘in house’. Al momento in cui approviamo questo atto inizierà tutto daccapo. Saremo pronti a fornire tutti gli approfondimenti tecnico amministrativi necessari per riproporre quanto prima la delibera al Consiglio Comunale”.