ORVIETO – Otto cuori. Anzi sedici, più uno diciassette. Perché otto sono i cavalieri, ognuno con il proprio cavallo e l’ultimo cuore che continua a battere nel petto di tutti loro è di Elena Riccioni giovane amazzone scomparsa prematuramente qualche anno fa. E’ per lei e con lei che questi otto amici hanno deciso di sfidare il caldo girando le campagne dell’Orvietano in sella al proprio destriero con nella mente e nell’anima il ricordo indissolubile di questa giovane donna che aveva scelto la terra umbra per continuare a dedicarsi ai suoi cavalli ai quali ha dato tutto l’amore possibile fino all’ultimo respiro.
Ora, chi ha conosciuto Elena e ha condiviso con lei la passione per questi splenditi animali, ogni anno, organizza un evento in suo nome. E questa volta i Cavalieri Orvietani hanno messo in calendario sette giorni con partenza da Orvieto. Canonica, Allerona, Fabro, Parrano, Corbara, queste le località che dal 19 al 25 giugno, i cavalieri, amici di Elena, hanno raggiunto mossi dall’unico e grande desiderio di ricordarla, galoppando per lei e soprattutto, con lei. Sì perché il ricordo di questa giovane amazzone non si è mai spento e ogni anno, in prossimità della data della sua morte, riaffiora con un’intensità che addolora e, al tempo stesso, addolcisce. L’organizzatore di questa sette giorni a cavallo è stato Dino Graziani che da subito con lei ha intessuto un legame speciale di quelli che non si possono spiegare ma soltanto vivere e nutrire. Ed è così che Dino cerca di mantenerne sempre vivo il ricordo organizzando ogni anno un evento in suo nome. «Elena era una persona splendida – la ricorda – fino a che ha avuto le forze non ha mai abbandonato i suoi cavalli dandogli tutto l’amore che aveva in corpo fino all’ultimo respiro. Vogliamo ricordarla così, sorridente, solare, piena di vita nonostante la malattia, sempre accanto al suo cavallo. E noi, con lei. Ovunque e per sempre».
Lunedì scorso in otto si sono dati appuntamento al centro ippico Happy Horse per poi partire per la campagne orvietane. Un tour che li ha portati in sette giorni a cavalcare tra le distese roventi delle campagne orvietane per poi, la sera, trovare ristoro negli agriturismo della zona. Donne, uomini di tutte le età, insieme con un pensiero comune. «Sicuramente non è stata proprio una passeggiata – commentano i cavalieri – il caldo è stato tanto ma con noi c’era Elena e la fatica, appena affiorava, se ne andava. E’ stato bello condividere questa esperienza nel suo ricordo che in noi è rimasto vivo come il primo giorno che l’abbiamo conosciuta. E’ stata soprattutto la sua forza, la sua caparbietà la sua estrema solarità pur nella sofferenza a conquistarci tutti e non possiamo far altro che ricordarla così, tutti insieme, nutrendo quello che ci legava gli uni agli altri: l’amore per i cavalli». L’ultimo giorno del tour si è concluso con un pranzo all’agriturismo il Caio e il brindisi finale non poteva che essere per lei, Elena. (Sa.Simo)