Dopo la festa in formato ultraridotto del 2017, il nuovo direttivo dell’Associazione Culturale «La Cava e i Cavajoli» sta già lavorando ad un format completamente rinnovato per il prossimo anno. Alcune anticipazioni sono uscite lo scorso giovedì, nel corso della tradizionale grigliata per i portatori della Madonna della Cava e per i collaboratori della festa: nuova data, nuovo nome e nuove attività, sempre nel rispetto di quella tradizione che, come diceva Gustav Mahler, è «custodire il fuoco, non adorare le ceneri».
La serata, svoltasi al “campetto delle colonnacce”, affidato dal Comune alla stessa associazione, ha visto rinnovarsi la collaborazione con l’autore orvietano Gianni Marchesini per un piccolo momento confezionato nel ricordo del socio Luigi Morelli scomparso pochi mesi fa.
Marchesini, dopo aver messo a disposizione alcune copie del suo romanzo «Ah pipì» estratti a sorte durante la festa del 28 maggio tra tutti coloro che hanno fatto un’offerta a sostegno delle attività dell’associazione, ha regalato una copia del suo libro ad ogni portatore.
Mai abbinamento migliore, dato che il romanzo tratta di una singolare storia giudiziaria, attorno a cui, come dice l’autore, «si avvolge un affresco dell’epoca, di burle di calzolai e di artigiani, di fatti di osteria, di personaggi, di ambienti, di episodi accaduti in quegli anni non così lontani che il quartiere della Cava, nei suoi anfratti, nei fondi dei cellai, nel ripido declivio che termina a Porta Maggiore conserva tuttora visibile».
Ringraziando Gianni Marchesini, il direttivo e tutti i soci della nuova «La Cava e i Cavajoli» danno appuntamento alla tarda (tardissima) primavera 2018 con tante novità e, si spera, importanti collaborazioni.