Il Festival di Arte e Fede ormai è entrato nel vivo. Dopo le due proiezioni cinematografiche al cinema Corso con “Paterson” di Jim Jarmusch e “Silence” di Martin Scorsese il ricco calendario vedrà un evento molto atteso. Il comico diventato famoso grazie al programma Zelig, Paolo Cevoli, sarà un gradito ospite del Festival con uno spettacolo da non perdere “La Bibbia di Paolo Cevoli”. L’appuntamento è per mercoledì 7 giugno alle 21 al Duomo di Orvieto. INGRESSO LIBERO. Un testo sacro da tutti conosciuto anche se, forse, non da tutti letto.
Ad ogni modo, chiunque fin da piccolo ha per lo meno avuto qualche nozione su Adamo ed Eva, Caino e Abele, Noè e l’arca, il diluvio universale…. Il tutto, naturalmente, sarà raccontato dal bravo comico in chiave divertente e carismatica. Una piccola anticipazione? Dio sarà descritto come il ‘capocomico’ che si rappresenta, per farsi conoscere sul palcoscenico dell’Universo.
Dio diviene la regia indiscussa, poi ‘Primo Attore’ che convoca come interpreti tutti i grandi personaggi della Bibbia. Ognuno di noi è protagonista e attore, nel grande ruolo della vita. Sarà sorprendente scoprire o riscoprire con rispetto, seppur in quel tessuto d’ironia e comicità che è tipico di Paolo Cevoli, la grande meravigliosa Storia che è La Bibbia…
Paolo Cevoli si autodefinisce un imprenditore con l’hobby del cabarè, sebbene il suo lavoro “ufficiale” sia il consulente nel settore della ristorazione. E’ conosciuto come il comico di Zelig, il programma che lo ha reso famoso, dove è stato ospite fisso per un intero decennio dal 2001. I personaggi di Cevoli sono delle forti caratterizzazioni, quasi delle “macchiette” caratterizzati dalle origini romagnole del comico. Ha pubblicato alcuni libri che non sono semplici raccolte dei suoi sketch, ma veri e propri romanzi basati sui suoi personaggi. E’ autore di spettacoli tra cui La Penultima Cena (2010), Musica Maestro (2011), Il sosia di Lui (2013-), Perché non parli (2015). La sua filmografia annovera 2061 – Un anno eccezionale (2007), Era troppo grosso (2010), Soldato semplice (2015).
Domani, invece, giovedì 8 giugno, altro ospite di rilievo sarà Marco Tarquinio – direttore di Avvenire che alle 18, presso la Cappella di San Brizio in Duomo terrà l’incontro “Narrare l’uomo e il quotidiano nella logica della Buona notizia”.
Giornalista di varie testate italiane, dal 1994 lo è esclusivamente per il quotidiano di ispirazione cattolica Avvenire. Nell’autunno del 2009 viene nominato direttore. Dal 2011 al 2016, sino alla cessazione dell’attività di quel dicastero della Santa Sede, è stato consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. È commendatore al merito della Repubblica Italiana. Con la direzione di Tarquinio, Avvenire si conferma come punto di riferimento autorevole del mondo cattolico italiano, offrendo allo stesso tempo un’informazione completa da tutto il mondo e ospitando numerose campagne informative su questioni relative alla bioetica, ai diritti umani e alla libertà religiosa. Tra i numerosi riconoscimenti, da menzionare il Premio Internazionale della Pace, della Cultura e della Solidarietà, Centro Donati (Pistoia, 2012), la Menzione speciale nell’ambito del Premio don Giuseppe Diana (Casal di Principe, 2014), il Premio Artigiano della Pace, Sermig (Torino, 2014), il Riconoscimento speciale Premio Maria Rita Saulle per i diritti umani (Roma, 2014) il Premio Vito Finocchiaro, (Acireale, 2016), il Premio Emilio Rossi (Ucsi, 2016).
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