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Caso Te.Ma, perchè non può essere trasformata in azienda speciale. Gnagnarini: “insostenibili le conseguenze finanziarie al bilancio comunale”

Redazione by Redazione
12 Giugno 2017
in Territorio, Secondarie, Archivio notizie
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Si è tenuta ieri l’annunciata conferenza dei capigruppo con i sindacati sulla questione TeMa. Conferenza riconvocata per domani – sabato 10 giugno alle 10.15 – durante la quale verrà ascoltato il presidente dela cda dell’associazione Stefano Paggetti. Di seguito il documento prodotto dall’assessore Massimo Gnanarini in cui spiega il perchè non è possibile creare un’azienda speciale come auspicato dai sindacati, bensì la necessità di procedere ad un bando europeo ferma restando la proroga della convenzione fino ad agosto.

 

Il documento integrale:
Appare utile e opportuno fornire, alla vigilia della seduta della Conferenza dei Capigruppo convocata su richiesta delle RSU di TeMa con riferimento agli argomenti in oggetto, alcuni elementi e dati di fatto che delimitano i confini tecnico-amministrativi entro i quali questo assessorato e la Giunta comunale hanno collegialmente operato.

LE RAGIONI DELLA GARA PUBBLICA La Delibera di Giunta N. 133 del 25/05/2017 , con la quale si procede alla gara pubblica per l’affidamento in concessione del Teatro Mancinelli per una durata di tre anni, costituisce la soluzione più corretta ancorchè ineludibile alla luce delle approfondite valutazioni svolte dagli Uffici sulla normativa in materia, sui riscontri giurisprudenziali e su due pareri espressi dagli studi legali consultati sia nel corso della passata consigliatura sia, più recentemente, da questa amministrazione comunale anche in ossequio a quanto disposto dalla mozione n.11 approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Orvieto nella seduta del 30 gennaio 2017 nonché dalla mozione n. 35 del 28/3/2017 in entrambe le quali testualmente si deliberava di “procedere alla verifica della possibilità … ecc.. ” . Verifiche e ultraverifiche che sono state ampiamente svolte dall’Amministrazione e che hanno tutte dato esito negativo circa la leicità di un ulteriore prolungamento stagionale della concessione. Pertanto la ragione del termine stabilito per la seconda proroga per un periodo di tre mesi della vecchia concessione la limita necessariamente, come stabilito dalla legge, ai tempi tecnici necessari allo svolgimento delle procedure di gara, mentre un ulteriore e più strategico prolungamento di essa fino a 12 mesi, come auspicato, avrebbe presentato oggettivi caratteri di illegittimità e di possibili rilievi penali.

LE RISORSE FINANZIARIE MESSE A DISPOSIZIONE Le risorse finanziarie necessarie per la nuova concessione del Teatro Mancinelli , nonchè quelle per il mantenimento della qualità di Socio della TeMa da parte del Comune di Orvieto, nonché quelle per l’erogazione a TeMa dei contributi differiti del 2010 e 2014, sono state correttamente previste e già allocate sul bilancio comunale 2017-2019 e sono così ripartite :

Il totale delle risorse nel triennio ammonta dunque ad euro 1.063.667. Di queste 538.667 euro restano vincolate nella piena disponibilità di TeMA, mentre 525.000 saranno a disposizione dell’aggiudicatario della nuova concessione per la gestione del Teatro Mancinelli.

Senza voler entrare nella autonoma sfera decisionale dell’Associazione, si ritiene che la partecipazione della medesima alla gara predisposta dal Comune appare, ovviamente, non solo utile, ma strategica in prospettiva del rilancio della mission di TeMa e per completare l’opera di risanamento finanziario dell’Associazione intrapreso da tempo.
Le difficoltà economiche che attraversa TeMa non costituiscono, di per se, un elemento che ne determina l’esclusione dalla partecipazione alla gara anche se, in prospettiva, non possono non essere assunte da parte dell’Associazione urgenti e improcastinabili scelte gestionali volte a ridimensionare gli elevati costi di funzionamento preferibilmente condivise con i dipendenti e loro rappresentanze sindacali.

SULLA TRASFORMAZIONE DI TEMA IN AZIENDA SPECIALE DEL COMUNE La trasformazione di TeMA in Azienda Speciale Multiservizi del Comune di Orvieto, così come recentemente auspicato dall’assemblea dei lavoratori dell’associazione e dalle loro rappresentanze sindacali, si ritiene impraticabile per i seguenti motivi sia legislativi che amministrativi :
(Profili legislativi) Premesso che il D. LGS. 19 AGOSTO 2016 N. 175 all’ articolo 3, prevede che “le amministrazioni pubbliche possono partecipare esclusivamente a società, anche consortili, per azioni ed a responsabilità limitata”, pertanto il percorso che in astratto occorrerebbe seguire si dovrebbe riassumere nei seguenti tre passaggi:
• deliberazione del CDA dell’Associazione TeMA per la sua trasformazione in Società di Capitali. (TeMA SpA o TeMA Srl);
• riconoscimento di quest’ultima quale Partecipata del Comune di Orvieto che ne dovrebbe poi assumere il controllo pieno del 100% del capitale sociale.
• deliberazione, infine, del Comune di Orvieto per la trasformazione della sua Società di Capitali in Azienda Speciale Multiservizi comunale; Tuttavia l’ Articolo 2500 octies del C.C. , circa la trasformazione eterogenea in società di capitali, recita : “La trasformazione di associazioni in società di capitali può essere esclusa dall’atto costitutivo o, per determinate categorie di associazioni, dalla legge; non è comunque ammessa per le associazioni che abbiano ricevuto contributi pubblici oppure liberalità e oblazioni del pubblico”.
(Il caso ASIT di Narni) L’A.S.I.T. è una Società per Azioni a capitale interamente pubblico locale costituita nell’anno 2001 dal Comune di Narni, successivamente allargata alla partecipazione di altri Enti e recentemente riacquisita al totale controllo del Comune di Narni che detenendone il 100% del capitale sociale ne ha potuto legittimamente decretare la sua trasformazione in Azienda Speciale Multiservizi. Al fine di acquisire ulteriori approfondimenti circa il caso dell’ASIT questo assessorato ha recentemente consultato lo Studio Commerciale ( Dott. Roberto Camporesi ) che ha seguito tecnicamente l’operazione svoltasi al Comune di Narni. Dal confronto ne sono emerse le sostanziali differenze che impedirebbero di seguire una procedura simile per trasformare TeMa in Azienda Speciale Multiservizi in capo al Comune di Orvieto.
(Profili amministrativi) Si riassumono qui i principali riflessi amministrativi e finanziari sul Comune di Orvieto in relazione alla decisione di dotarsi di una sua propria Azienda Speciale Mulitservizi :

• OBBLIGO DI PAREGGIO DI BILANCIO
• OBBLIGO DI RIPIANO DELLE PERDITE DI ESERCIZIO
• RICONOSCIMENTO DI DEBITI FUORI BILANCIO
• CONFERIMENTO DI UN CAPITALE O FONDO DI DOTAZIONE
• COPERTURA DEGLI EVENTUALI COSTI SOCIALI
• APPLICAZIONE DELLE NORME SUL DIVIETO O LIMITAZIONI DI PERSONALE
• APPLICAZIONE CODICE DEGLI APPALTI PER ACQUISTO DI BENI E SERVIZI
• OBBLIGO DI COSTITUZIONE DI UN CDA, DEL PRESIDENTE E DI ASSUNZIONE DI UN DIRETTORE ESECUTIVO.

In conclusione alla stima dei costi finanziari derivanti dall’operazione prospettata e gravanti sul bilancio comunale , occorrerebbe ad essi sommare l’accollo della massa passiva dei debiti dall’Associazione TeMA che ne determinano un patrimonio netto negativo di 1,2 mln. di euro. Pertanto le conseguenze finanziarie che ne deriverebbero al Bilancio comunale sarebbero indubbiamente insostenibili.

 

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