ORVIETO – E’ stato chiuso in questi giorni il centro di accoglienza di Tordimonte che ospitava quindici immigrati. A far scattare i sigilli alle porte del centro operante nella piccola frazione di Orvieto, è stata una disposizione emessa dalla Prefettura di Terni. Nel corso dei controlli, infatti, a cui le strutture per l’accoglienza vengono periodicamente sottoposte da parte di funzionari della prefettura, sarebbero state rilevate delle carenze igienico-sanitarie come spazi troppo piccoli per la convivenza di quindici persone e poca pulizia delle stanze. Gli ospiti del centro di accoglienza, nel frattempo, sono stati trasferiti ad Avigliano Umbro presso la struttura di Santa Restituta.
Da quanto emerso, pare che alcuni ospiti del centro, fossero già stati precedentemente segnalati dalle forze dell’ordine per alcuni reati legati allo spaccio di droga. Ad Orvieto opera anche un altro centro di accoglienza, quello di Villanova, che non ha potuto però ospitare i quindici migrati in quanto aveva raggiunto la capienza massima. Anche allo Sportello del Cittadino del Comune di Orvieto che recentemente ha effettuato dei sopralluoghi, è stata richiesta una relazione in merito. Quello dei migranti, ad Orvieto, è un argomento particolarmente sentito. A seguito della sottoscrizione del protocollo d’intesa con la prefettura di Terni, Anci Umbria e Sindacati, la cui finalità è quella di definire percorsi educativi di accoglienza ed integrazione a favore dei migranti ospitati nel territorio, che permette loro di conoscere il contesto sociale, anche attraverso attività di volontariato a favore della comunità ospitante, come recentemente spiegato dall’assessore Cristina Croce, il Comune di Orvieto ha avviato dal gennaio 2017 un progetto di volontariato che coinvolge i migranti che hanno presentato istanza per il riconoscimento della protezione internazionale.