Eravamo presenti come istituzione comunale all’inaugurazione dei lavori di difesa idraulica sul fiume Paglia e sul torrente Carcaione. Lavori imponenti, con grandi spostamenti di masse, cambio della sagoma fluviale ed in alcuni casi un impatto sul territorio tale da chiedersi come mai sia stato fatto senza adeguamento del piano regolatore, in special modo osservando la maggiore distanza tra i servizi di Ciconia nuova e l’insediamento storico a nord del torrente.
Lavori sui quali il M5S ha avuto un atteggiamento attento e critico sin da subito sollevando diverse questioni da mettere all’attenzione. Come forza politica e rappresentanza istituzionale non possiamo però non osservare l’assenza dei tanti comitati e delle tante associazioni ambientaliste che di quando in quando compaiono sulla stampa orvietana e che, a fronte di tanto cemento e tanti argini, tacciono.
«A parte Val di Paglia Bene Comune, presente e favorevole ai lavori, da parte dei comitati, e più in generale dell’ambientalismo, il silenzio è assordante. Lo stesso silenzio a fronte della questione Mercurio,che pure oggi doveva essere ricordata, e delle tante altre crisi ambientali locali, penso ad esempio alla questione amianto oppure a quella dell’inefficienza energetica dei nostri edifici pubblici. C’è una vera e propria pace col Sindaco, una Pax Germanica, che non viene messa in dubbio e c’è da chiedersi come mai.
La verità ha sempre mille sfaccettature, si dice, ma noi purtroppo avevamo anticipato sin dal 2015 che il Contratto di Fiume, al quale ci approcciamo in maniera trasparente, ed in rapporto al quale gli assessori di Germani non hanno saputo fare di meglio che aggredirci, potrebbe essere diventato una sorta di contrappeso a fronte di questo silenzio, e questo sarebbe molto grave. A quei tempi ribadivamo spesso che “La dinamica fluviale è una cosa viva, cambia di continuo, e necessita di approcci che durino nel tempo, invece di queste becere prove di forza tra i partiti ed i portatori d’interessi intorno ai lotti da circondare con il cemento.” e speravamo proprio in un confronto con le associazioni, confronto che non c’è stato. Invece le troviamo nei tavoli ed i lavori sono tutti basati su irrigidimento, colate di cemento ed un’arginatura importante. I lavori poi hanno esteso la distribuzione di quei sedimenti soggetti allo studio della contaminazione da mercurio. Tutto quello che l’ambientalismo avrebbe dovuto prevenire e che da Allerona ad Orvieto è un esempio di alto impatto ambientale ed urbanistico. Ma tranquilli, poi dipingeranno sul grigio cemento con i colori della Street Art e tutti saranno contenti. Vero?» Lucia Vergaglia, M5S Orvieto.