ORVIETO – Nella tarda mattina di ieri ad Orvieto si è tenuta la cerimonia del “taglio del nastro” delle opere di mitigazione del rischio idraulico realizzate nel fiume Paglia, nel torrente Carcaione e nel Bacino del fiume Chiani che attraversano il tratto vallivo dei Comuni di Allerona, Castel Viscardo e Orvieto. Lavori eseguiti dal Consorzio di Bonifica “Val di Chiana Romana e Val di Paglia” e finanziati dalla Regione Umbria all’indomani dell’alluvione del novembre 2012, per un importo complessivo di Euro 8.200.000,00 nell’ambito del “Piano di ripartizione delle risorse assegnate ai sensi della Legge 228/2012”.
Cerimonia preceduta dall’inaugurazione del “Nodo Idraulico” di Ponticelli nel Comune di Città della Pieve afferente il bacino del fiume Chiani. Già dalla prima mattinata, il Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, visitando i diversi interventi realizzati nel Pievese e nell’Orvietano, anche in prossimità dello storico Ponte dell’Adunata che collega i quartieri di Orvieto Scalo e Ciconia (zona in cui in questi anni è stato realizzato il 1° stralcio della nuova arteria Complanare con il secondo ponte sul fiume Paglia che faciliterà il collegamento al Polo Ospedaliero “Santa Maria della Stella”), ne aveva apprezzato la qualità e manifestato l’attenzione del Governo circa gli ulteriori interventi che dovranno essere realizzati per il completamento delle opere di messa in sicurezza.
Più tardi, presso i giardini comunali del popoloso quartiere di Ciconia si è svolta la vera e propria cerimonia inaugurale. Sobria, ma significativa che ha visto la partecipazione di moltissimi cittadini, dei rappresentanti delle Associazioni locali, delle imprese esecutrici e delle maestranze, accanto alle rappresentanze istituzionali del Ministero dell’Ambiente e delle Infrastrutture, il Presidente del Consorzio di Bonifica “Val di Chiana Romana e Val di Paglia”, Mario Mori, il Prefetto di Terni Angela Pagliuca, la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il Sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani; Massimo Gargano Direttore Generale ANBI (l’Associazione nazionale che rappresenta i Consorzi di bonifica, irrigazione e miglioramento fondiario del Paese), Roberto Oreficini del Dipartimento Protezione Civile, il Presidente della Provincia di Terni, Gianpiero Lattanzi, i Sindaci Fausto Scricciolo (Città della Pieve), Sauro Basili (Allerona), Daniele Longaroni (Castel Viscardo) e vari amministratori del comprensorio.
Ad illustrare le opere realizzate sul territorio di Orvieto, a meno di cinque anni dalla drammatica esondazione del fiume Paglia (12 novembre 2012) è stato Mario Mori, Presidente del Consorzio di Bonifica “Val di Chiana Romana e Val di Paglia”, Ente che ha competenza sul bacino idrografico del fiume Chiani e una parte del fiume Paglia (da Castel Viscardo a Sud di Orvieto in corrispondenza della confluenza con il Tevere).
“Si tratta di interventi inerenti un primo stralcio funzionale di opere ritenute prioritarie per la riduzione del rischio idraulico in ambito urbano nel territorio del Comune di Orvieto (abitati di Orvieto Scalo e Ciconia) e nel territorio dei Comuni di Castel Viscardo e Allerona (abitati di Pianlungo e Allerona Scalo) – ha evidenziato Mori – che dovranno essere accompagnati da ulteriori opere riguardanti il sistema alveo-pianura fluviale complementari a quelli eseguiti e necessari a garantirne un corretto funzionamento, nonché da eventuali interventi per la laminazione delle piene, aventi la funzione di garantire maggiori margini di sicurezza alle opere di mitigazione del rischio. L’Autorità di Bacino non ci ha mai abbandonato.
Un grazie alle imprese locali che hanno lavorato con cura e impegno nel rispetto della tempistica. La passerella è terminata e presto sarà collaudata quindi inaugurata. La messa in sicurezza del territorio è stata ottenuta e questo è un primo step. Ringrazio i precedenti Sindaci di Orvieto e Allerona, Antonio Concina e Valentino Rocchigiani che oggi sono quà e che all’epoca ci hanno aiutato a far capire alla cittadinanza l’importanza di questi lavori; con loro ringrazio Carlo Emanuele Trappolino all’epoca parlamentare. Ringrazio le associazioni ambientali che hanno avuto un ruolo positivo dando stimoli nuovi e superando possibili incomprensioni“.
“In tre anni sono state realizzate opere importanti, e già questo elemento è un fatto fortemente positivo, perché non sempre questo è avvenuto nel nostro Paese – ha detto il Sindaco di Orvieto Giuseppe Germani – di questo ringraziato la Regione Umbria e il Consorzio di Bonifica, per la celerità con cui sono stati svolti sia la progettazione sia i lavori veri e propri”.
“La Città di Orvieto – ha aggiunto Germani – è oggetto del ‘Contratto di Fiume’ che viene attuato nel rispetto dei requisiti di qualità dettati dal Ministero e dall’ISPRA, con un approccio integrato che guarda contemporaneamente alla qualità delle acque, dell’ambiente, alla prevenzione delle alluvioni e alla tutela attiva dell’area anche in un’ottica di sviluppo locale del territorio fluviale. E’ all’interno di tale programmazione che, insieme con la Regione Umbria ed il Ministero dell’Ambiente, stiamo lavorando per avere ulteriori fondi necessari a completare l’opera di mitigazione del rischio idraulico sull’intera asta del fiume Paglia che interessa anche direttamente la Città di Roma. Per tali ragioni, in queste settimane incentiveremo i contatti con il Ministero per proseguire in questa direzione”.
“Oggi è anche l’occasione giusta – ha concluso il Sindaco – per ribadire un impegno concreto della Regione e del Ministero delle Infrastrutture nel reperimento dei fondi indispensabili per completare il 2° stralcio della Complanare che ci permetterà di togliere i flussi veicolari all’interno della frazioni di Orvieto Scalo e Sferracavallo e a meglio collegare la nostra area industriale. Oltre alle Autorità nazionali alla Presidente Marini, al Prefetto, al mio predecessore Concina e all’ora Deputato Trappolino che oggi sono presenti, mi preme infine ringraziare le Associazioni e i cittadini di Orvieto che in questi anni hanno esercitato giustamente una azione di stimolo costruttivo. Ringrazio le scuole e saluto Don Augusto Passerio che è la storia di questo quartiere”.
“Ringrazio il Consorzio Val di Chiana e Val di Paglia e tutti coloro che in questi anni hanno fatto sì che da da quella esperienza dell’alluvione del 2012 – qui più complessa rispetto ad altre situazioni – nascesse la professionalità della Protezione Civile che ha consapevolezza, strutture, mezzi, gruppi sul territorio” ha affermato la Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini.
“Nell’Orvietano non siamo andati solo a riparare i danni minimi – ha aggiunto – ma è stato attuato uno straordinario ed importantissimo intervento di prevenzione e mitigazione del rischio idraulico, mettendo in sicurezza i diversi centri abitati e quindi i cittadini, ma anche le tante imprese ed attività economiche che insistono in questa area, così come le infrastrutture, di particolare rilievo che sono uno dei principali snodi del traffico stradale e ferroviario tra il nord ed il sud del Paese.
Come Regione, da tempo, ci siamo posti il problema della mitigazione del rischio idraulico e della messa in sicurezza dei nostri territori che in passato sono stati oggetto di gravi episodi alluvionali. Abbiamo messo in atto una operazione di prevenzione strategica costruendo un quadro economico-finanziario e le modalità di attuazione. Le opere sono state realizzate grazie al positivo lavoro svolto dal Consorzio di Bonifica che ha saputo coordinarsi e collaborare con tutti i livelli istituzionali, ed anche con gli altri soggetti sociali ed economici e la stessa collettività. I Consorzi sono preziosi per l’attività ordinaria e di prevenzione. Come enti pubblici, siamo stati capaci di fare rete e abbiamo dimostrato capacità amministrativa nella gestione delle risorse pubbliche. L’intervento effettuato nell’Orvietano dimostra l’attenzione per la difesa del suolo, la riqualificazione urbana e la tutela del paesaggio.
Grazie ad un lavoro di tre anni, ora gli argini del Paglia sono diventati Parco Naturale Urbano accessibile. Questo significa ‘essere Stato’. La Regione Umbria è fortemente impegnata in una interlocuzione con il Governo affinché altre risorse possano essere messe a disposizione delle istituzioni locali, attingendo al Fondo di sviluppo e coesione, per realizzare interventi strutturali che mirino soprattutto a prevenire e ridurre il più possibile il rischio idraulico, e garantire alle nostre comunità, ai cittadini, agli agricoltori ed agli imprenditori, maggiore sicurezza”.
“Per la nostra Regione – ha concluso Marini – la cultura della prevenzione rappresenta un insieme di azioni che ciascun soggetto istituzionale, ma anche tutta la comunità, fino ai singoli cittadini, devono realizzare per ridurre il più possibile i rischi che sono presenti in un territorio con diverse fragilità come quello umbro”.
Circa il completamento della Complanare, la Presidente Marini ha assicurato l’impegno della Regione per il finanziamento del secondo stralcio, definendo l’arteria stradale “un’opera di fondamentale importanza per il miglioramento del traffico nelle frazioni di Orvieto Scalo e Ciconia e per una migliore viabilità in direzione dell’Ospedale”.
“Come Protezione Civile – ha detto Roberto Oreficini portando i saluti del Capo Dipartimento della Protezione Civile, Curcio che non ha potuto essere presente – siamo particolarmente contenti che il piano di intervento previsto si sia concluso positivamente e nei tempi prefissati. Mi preme inoltre sottolineare il concetto di prevenzione. In questi territorio si è partiti da una situazione e un percorso emergenziale e si è individuata una via prioritaria per i lavori di prevenzione e mitigazione del rischio. Questa è la filosofia delle Istituzioni che concorrono alla protezione civile: ministeri, forze di polizia, e volontariato per far sì che la cultura del territorio si sviluppi in modo radicato. Oggi siamo soddisfatti perché è concluso il piano di interventi fatto a seguito della situazione emergenziale”.
“Oggi è una giornata di festa. Questa è la ‘cultura del fare e del reagire’, trasformando una minaccia in risorsa – ha aggiunto Massimo Gargano Direttore Generale ANBI – alla comunità spetta ora il compito di mantenere queste opere. Questa è l’Italia che ci piace”.
Enrico Petrangeli in rappresentanza delle varie Associazioni locali ha testimoniato, infine, che “l’alluvione è stato un dramma sociale che ha prodotto uno shock culturale. Nei luoghi del quotidiano ci si è sentiti spaesati. Nel post alluvione, ProCiv e Vigili del Fuoco sono stati encomiabili anche se il sistema necessita di un intervento organico. In questa occasione chiediamo interventi rispetto alla complessità del rischio, rimarcando che la sicurezza è connessa alla riqualificazione ambientale e che il coinvolgimento degli attori della comunità resiliente è determinante. Occorrono studi, seminari e assemblee per parlare tutti lo stesso linguaggio”.
Per il Ministero dell’Ambiente, l’Ing. Pier Gino Megale ha sottolineato i “tempi rapidi della realizzazione degli interventi” ed ha aggiunto che “il Ministero sta lavorando in sinergia con la Regione che progetta e amministra con parsimonia i fondi disponibili”.
Nel benedire le opere realizzate, infine, il Parroco di Ciconia, Don Augusto Passeri si è richiamato al messaggio di San Francesco d’Assisi che “chiamava l’Acqua Sorella ed invitata ad amare Dio, il Prossimo e rispettare la Natura”. “Ho osservato le querce guardiane di quest’opera cha va mantenuta – ha concluso – chiedendo loro di vegliare e proteggere questo paesaggio”.
__________________
I lavori realizzati nel territorio del Comune di Orvieto sono stati finalizzati a ridurre il rischio di inondazione degli insediamenti urbani limitrofi al Paglia, e sono consistiti nella realizzazione di difese passive (arginature):
– in destra idraulica, sia a monte che a valle del ponte dell’Adunata, la funzione dei rilevati arginali è quella di “chiudere” alla piena di riferimento (TR200) i diversi sottopassi presenti lungo l’autostrada A1 e, mettendo in collegamento l’area golenale del fiume con l’abitato di Orvieto Scalo, ne determinavano l’inondazione;
– gli interventi in sinistra idraulica, invece, sono consistiti nel completamento del sistema arginale a protezione dell’abitato di Ciconia.
La riduzione del rischio di allagamento dell’insediamento urbano, è stata alla base anche dell’intervento che ha interessato il territorio dei Comuni di Castel Viscardo e Allerona, consistito nel completamento ed adeguamento dell’arginatura lungo la S.P. n.48, in modo da sottrarre all’espansione della piena di riferimento aree densamente antropizzate.
L’insieme degli interventi di mitigazione del rischio idraulico del Paglia, anche in conseguenza di una costante e sistematica attività di confronto con le Amministrazioni Comunali interessate e con le diverse associazioni di cittadini coinvolte nelle varie fasi di progettazione ed esecuzione degli interventi stessi, si configura come sistemazione propedeutica alla realizzazione di opere di fruizione delle aree perifluviali.
Parallelamente agli interventi di mitigazione del rischio idraulico del fiume Paglia, il Consorzio di Bonifica ha realizzato anche i “Lavori di sistemazione idraulica del torrente Carcaione” nel Comune di Orvieto. Intervento anch’esso finanziato dalla Regione Umbria con le risorse FSC 2000-2006nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro in materia di Difesa del Suolo – II Atto integrativo – tra la stessa Regione Umbria e il Ministero dell’Ambiente – Tutela del Territorio e del Mare, per un importo complessivo di Euro 1.500.000,00.
Tale intervento ha avuto come obiettivo quello di migliorare la funzionalità idraulica del tratto urbano del corso d’acqua al fine di contenere la piena cinquantennale e ridurre gli effetti dell’allagamento di quella duecentennale, in un contesto fortemente antropizzato e, come tale, caratterizzato da un elevato grado di rischio.
Per il conseguimento dell’obiettivo progettuale, in particolare, sono state adeguate, oltre alla sezione di deflusso del corso d’acqua, le luci del ponte della S.R. n.71 e della passerella pedonale in corrispondenza dei giardini pubblici di Ciconia. Operando di concerto con il Comune di Orvieto, gli interventi di sistemazione idraulica sono stati condotti in modo tale da consentire una generale riqualificazione dell’area urbana attraversata dal torrente Carcaione.
Sempre nel territorio del Comune di Orvieto, il Consorzio di Bonifica ha portato a termine i lavori di ripristino della soglia di consolidamento posta a valle del ponte dell’Adunata, danneggiata anch’essa a seguito dell’evento alluvionale del 2012. L’intervento, finanziato dalla Regione Umbria con D.D. n. 4149 del 25/05/2016 per un importo complessivo di 232.000,00 Euro nell’ambito degli interventi emergenziali successivi all’evento alluvionale del novembre 2012 (Ordinanza n.51/2013 del Capo della Protezione Civile), è consistito nella ricostruzione della soglia in scogliera di pietrame, cementata nella sua parte di monte, e nella sua corretta intestatura in sponda sinistra, che è stata anch’essa consolidata mediante la realizzazione di scogliera.
(Fonte: Comune di Orvieto, Ufficio stampa)
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Correlati