ORVIETO – Una Pasqua decisamente con il botto quella appena messa in archivio sulla Rupe. A fare da traino a tutte le numerose attrazioni della città sono stati soprattutto il Duomo che, nonostante il ticket per l’ingresso (anche se la totalità dei turisti preferisce acquistare la carta unica) non ha perso il suo appeal insieme al pozzo di San Patrizio. Confermandosi, ancora una volta, come i monumenti più fotografati tra tutti i gioielli orvietani. Tanto che, secondo gli operatori, tra Pasqua e Pasquetta è andato oltre le aspettative l’afflusso turistico Duomo sulla Rupe. Una città che, soprattutto nei giorni di festa, sembra magicamente uscire dal torpore facendo sfoggia delle sue rare bellezze che, i numeri ne sono la dimostrazione, la rendono unica nel suo genere.
E migliaia di turisti per il lungo week end pasquale hanno contribuito a risvegliarla. Tutti con macchinetta fotografica al collo, guida turistica alla mano con in rosso tutti i luoghi da visitare: dal pozzo di San Patrizio, al museo Emilio Greco, dai palazzi Papali alle innumerevoli chiese di cui è disseminata la Rupe. Una marea di turisti che hanno affollato le vie cittadine. E’ stata questa l’immagine della città che ha tenuto banco per la Pasqua targata 2017 andando ben oltre ogni previsione. In crescita anche il trend per la carta unica che per il week end pasquale ha permesso di visitare al costo di 20 euro nove monumenti: Duomo, museo dell’Opera del Duomo, museo Faina, Torre del Moro, Orvieto Underground, pozzo della Cava, pozzo di San Patrizio, Necropoli del crocifisso del tufo, Museo archeologico nazionale.
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