ORVIETO – Oltre quattro chili e mezzo di droga purissima all’aroma di caffè a bordo di un pullman di linea. Un metodo usato dai trafficanti di stupefacenti per eludere i controlli da parte delle unità cinofile delle forze dell’ordine. Ma, nonostante l’imballaggio di plastica e la polvere di caffè tra uno strato di cellophane e l’altro, il fiuto degli uomini della polizia stradale di Orvieto diretti da Stefano Spagnoli, non ha fallito nemmeno questa volta. A distanza di un mese dall’arresto di un nigeriano che stava viaggiando su un autobus diretto a Monaco di Baviera con una valigia carica di droga, arriva l’ennesimo colpo.
Martedì mattina, mentre erano in corso i controlli in un’area di servizio di Fabro, la Polstrada ha notato l’entrata di un pullman di una linea internazionale tedesca e, conoscendo la tecnica di trasporto spesso utilizzata dai corrieri di droga internazionali, che si avvalgono di mezzi pubblici, è scattato una normale verifica. Hanno così effettuato una perquisizione scrupolosa da cui è emerso un bagaglio al cui interno, nascosti tra vestiti di diverse taglie e stili, vi erano contenuti quasi quattro chili e mezzo di marijuana purissima, divisi in quattro pani, per un valore di almeno 100 mila euro. Erano stati accuratamente avvolti in più strati di cellophane e, dopo il primo, il pacco era stato cosparso di caffè. Nessuno dei trentanove passeggeri a bordo, però, ne rivendicava la paternità e, dunque, gli uomini della Stradale hanno dovuto approfondire i controlli scortando il pullman fino alla centrale di Orvieto scalo. Un lavoro molto lungo terminato, dopo dieci ore, nel tardo pomeriggio grazie anche all’aiuto di una collega della Polstrada di Bolzano che stava viaggiando con la famiglia proprio su quel pullman.
Alla fine degli accertamenti, solo tre passeggeri sono rimasti praticamente senza bagaglio dicendo di stare viaggiando senza, complicando così i lavori per risalire al proprietario del trolley nero. Tra loro anche un nigeriano di 34 anni il cui atteggiamento nervoso ha insospettito gli agenti. Solo attraverso il riscontro effettuato con la telecamera collocata alla stazione di partenza di Roma Tiburtina, con la collaborazione del commissariato romano di Porta Pia, ne è stata confermata la proprietà della valigia.
Il cittadino nigeriano – già arrestato a novembre a Roma sempre per spaccio in concorso con un connazionale, in Italia per motivi di sussidiarietà, con carta d’identità italiana e regolare sul suolo italiano – è stato dunque fermato per detenzione e trasporto di ingente quantitativo sostanza stupefacente. Portato al carcere di Terni è a disposizione dell’autorità giudiziaria che ne ha convalidato l’arresto. La sostanza stupefacente invece, è stata sequestrata. (Sa.Simo)