Dal gruppo di minoranza Avanti Insieme di Monteleone
Lo scorso 30 marzo è stato approvato con il voto contrario del gruppo consiliare “Avanti Insieme” il bilancio di previsione per il 2017. L’approvazione del bilancio è un buon momento per fare una valutazione di questa Amministrazione a quasi tre anni dal suo insediamento. La valutazione è gravemente negativa. Questa Amministrazione ha fin qui dimostrato di non essere in grado di risolvere i problemi grandi e piccoli di una comunità come la nostra.
Amministrare un piccolo comune è un compito difficile: le risorse sia economiche che umane sono poche, ma proprio per questo la macchina amministrativa deve funzionare con la precisione di una squadra di cui il sindaco è l’allenatore. Questo da noi non succede. E il Sindaco non può portare, come fa, a propria discolpa, l’argomento di non avere spazi di manovra dato che la situazione del nostro Comune gli era ben nota avendo passato la precedente consigliatura nel gruppo di minoranza (e l’attuale Vicesindaco in quello di maggioranza). Quando ci si candida al ruolo di Sindaco bisogna avere un piano per risolvere i problemi, ma di soluzioni fin qui non se ne sono viste, anzi, i problemi si sono aggravati.
Non si è fin qui vista una visione strategica per lo sviluppo di questa comunità oppure se c’è è il segreto meglio custodito. L’impegno del Sindaco, peraltro evidente per il tempo che vi dedica, non ottiene i risultati necessari: questa Amministrazione, per sua stessa ammissione, insegue la quotidianità e le scadenze senza mai riuscire ad agguantarle tutte.
Questo è evidente se esaminiamo alcuni fatti. Nel 2015, il primo anno in cui la gestione è stata interamente sotto il suo totale controllo, questa Amministrazione ha alzato le imposte al livello massimo consentito dalla legge, ma a fine 2015 207.000 euro posti a bilancio non erano stati né spesi né impegnati e sono andati ad avanzo di gestione. Nel 2016 stessa cosa: 171.000 euro (dato di preconsuntivo comunicato personalmente dal Sindaco) non sono stati spesi e sono andati anch’essi ad avanzo di gestione.
Deve essere ben chiaro che questo non è un comportamento virtuoso: questi 378.000 euro sono stati prelevati dalle tasche dei nostri concittadini per essere impiegati a beneficio della nostra comunità. Se non vengono spesi questi soldi per legge, finiscono in un conto della Banca d’Italia dove rimangono intoccabili e inutilizzabili, completamente persi per la nostra comunità. Alcuni esempi delle opere che dovevano essere realizzati con quei fondi: il tetto di copertura delle cappelle del cimitero in cui piove (67.000 euro); palestra comunale (36.000 euro).
Si tratta a nostro avviso di due inadempienze particolarmente gravi: le cappelle del cimitero perché il problema si trascina senza soluzione da molti anni, e la palestra perché è una struttura unica nel territorio limitrofo e può contribuire a rendere centrale e vitale Monteleone, perché è una struttura preziosa da mettere a disposizione dei giovani per farli crescere in salute e formarli alla sana competizione.
L’investimento nella palestra non è stato 2017, ma solo nel 2018 e con una copertura altamente improbabile: i proventi dalla Bucalossi. Considerando che i proventi dalla Bucalossi nel 2016 sono stati 8.000 euro e con la vivacità edilizia del nostro territorio è certo che i nostri giovani dovranno aspettare ancora parecchio prima che la “loro” palestra riceva l’attenzione che merita. La cosa ancora più assurda è che, se e quando, i 36.000 euro per la palestra verranno spesi sarà come se quell’intervento fosse costato 72.000 euro (perché i 36.000 euro non spesi nel 2016 i cittadini li hanno comunque sborsati). Alla faccia dell’efficienza!
In sintesi: per rivitalizzare il Comune anziché Robin Hood ci ritroviamo lo Sceriffo di Nottingham che toglie ai poveri per dare allo Stato.