PARRANO – Il 16 marzo alle 18 il Comune di Parrano ha organizzato presso la scuola elementare un incontro pubblico sulla Politica Sociale della Regione Umbria alla quale prenderà parte l’assessore Regione Umbria Luca Barberini.
“L’incontro – spiega il sindaco Valentino Filippetti – è parte del percorso comune che i Comuni dell’Alto Orvietano hanno avviato l’11 novembre 2016 e intende contribuire all’elaborazione che l’Area Interna sta compiendo che ha al centro proprio il tema della valorizzazione delle risorse umane e la riduzione del ritardo che i nostri territori hanno accumulato. Il nuovo piano sociale della Regione Umbria, recentemente approvato e il lavoro di aggiornamento che si stà facendo nei tavoli tematici della Zona Sociale 12 come le azioni previste nel Progetto Aree Interne rappresentano un patrimonio importante che va valorizzato e sviluppato”.
Con l’assessore ne parleranno Patrizia Patrizi, vice sindaco di Parrano, Francesca Barbini, vice sindaco di Ficulle, Cristina Croce, vice sindaco di Orvieto, Maurizio Terzino, sindaco di Fabro, Giampiero Lattanzi presidente Provincia di Terni e rappresentante dell’associazionismo e del volontariato.
LE FINALITÀ E LE STRATEGIE DEL PIANO SOCIALE DELL’UMBRIA
Il Piano sociale regionale è lo strumento di governo del sistema dei servizi e delle attività sociali mediante il quale la Regione definisce gli indirizzi, gli obiettivi, le priorità sociali, la soglia territoriale ottimale per la programmazione e la gestione degli interventi sociali ed i criteri per la relativa attuazione.
Il nuovo Piano sociale della Regione Umbria intende porre come obiettivo strategico generale il consolidamento del sistema integrato territoriale degli interventi e dei servizi sociali, volto a favorire la produzione e lo sviluppo dei beni pubblici comuni e ad attivare le risorse comunitarie nel pieno rispetto dei diritti e della centralità della persona.
Nello specifico, il Piano sociale assume le seguenti FINALITÀ di carattere generale:
- il perseguimento del principio di equità mediante la maggiore attenzione ai nuovi e accresciuti bisogni della popolazione nell’attuale contesto di crisi e di profondi mutamenti sociali, al fine di migliorare l’inclusione e la coesione sociale attraverso un rinnovato riconoscimento del diritto di usufruire delle prestazioni sociali;
- l’affermazione della centralità della persona attraverso la partecipazione attiva dei cittadini alla definizione di progetti personalizzati e il coordinamento degli attori sociali in un sistema a rete aperto e flessibile;
- la responsabilizzazione dei cittadini mediante servizi e interventi sociali di tipo cooperativo piuttosto che competitivi, orientati alla produzione di un valore pubblicoche nello specifico sono: i. promuovere azioni che sostengano e tutelino le giovani generazioni, con una distinzione tra la progettualità rivolta all’infanzia, agli adolescenti e ai giovani adulti