FICULLE – Schiacciato sotto il peso di un grosso albero che stava tagliando. E’ morto così stamattina – Giancarlo Cica, un operaio sessantaduenne di Acquapendente, cittadina viterbese a pochi chilometri da Orvieto ma residente a Castel Giorgio. Il tragico incidente è avvenuto nei pressi di Ficulle, in località Montalbano in una zona boschiva particolarmente impervia da raggiungere, anche dai mezzi di soccorso. Il taglialegna, noto per essere un professionista molto esperto nel settore con parecchi anni di esperienza alle spalle, al momento del fatto, stava tagliando un grosso albero con una motosega.
Improvvisamente il tronco dell’albero, probabilmente anche a causa del forte vento che imperversava nella zona o per una manovra sbagliata, si è staccato andandogli addosso e finendo per schiacciarlo sotto al suo peso. Nell’impatto l’arbusto, un pioppo, gli ha violentemente urtato la zona del collo non lasciandogli scampo. A dare l’allarme sono stati gli altri due operai, entrambi italiani, che in quel momento si trovavano con lui e stavano effettuando l’opera di disboscamento. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi.
Sul posto, tra l’altro con non poche difficoltà, sono giunte un’ambulanza del 118, una squadra dei vigili del fuoco di Orvieto e i carabinieri della locale stazione. Purtroppo per l’uomo non c’è stato nulla da fare, secondo i primi riscontri sarebbe morto sul colpo a causa delle enormi ferite da schiacciamento riportate. Secondo gli accertamenti compiuti dai carabinieri l’operaio era dipendente di una ditta con contratto a tempo determinato. Sul corpo di Cica è stata disposta l’ispezione cadaverica che, con molta probabilità, sarà effettuata nella giornata di oggi. Sul caso stanno comunque indagando i carabinieri di Orvieto per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e capire se si sia trattata di una tragica fatalità o se, al contrario, possa essere stata omessa qualche indispensabile misura di sicurezza.
Una tragedia, questa, che si verifica nemmeno a un mese id distanza da quella consumatasi nei boschi di Civitella del Lago, nel Comune di Baschi. Anche in quel caso l’uomo, il quarantasettenne di Scoppieto (frazione del Comune di Bashci) Franco Carbonistava tagliando un albero quando improvvisamente ha perso l’equilibrio cadendo in un dirupo. «Ora basta. Con l’incidente mortale di oggi sono già tre in appena tre mesi del 2017 le vittime sul lavoro nel set tore della silvicoltura in Umbria» ha commentato Vasco Cajarelli, segretario regionale della Cgil Umbria. Giovedì è convocato presso la Regione il coordinamento salute e sicurezza, «in quell’occasione – ha annunciato Cajarelli – chiederemo nuovamente interventi specifici in questo settore, a partire da un’attenta valutazione dei livelli di pericolosità, dopo la inspiegabile deregolamentazione decisa dall’accordo Stato-Regioni. Inoltre – aggiunge il segretario Cgil – chiederemo la creazione di un albo delle imprese che operano nel settore, al fine di garantire standard di sicurezza adeguati, e una formazione obbligatoria per gli addetti». Sa.Simo